Periodo secondo
Capitolo 5 – La terra di Kanà’an prima della conquista israelitica
Le fonti: a) Generalità; b) Il libro di Yehoshùa’; c) I documenti di El-Amarna; d) I documenti di Ras Shamra
Gli antichi abitatori del paese: a) Generalità; b) Chittiti; e) Emorei; d) Cananei; e) Filistei.
Le fonti
a) Generalità
Sulle condizioni del paese destinato a diventare terra d’Israele prima della conquista, siamo informati, oltre che dalle notizie che ci danno la Torà e il libro di Yehoshùa’, anche da resti che gli archeologi hanno trovato nel paese stesso e da vari documenti scritti, fra i quali specialmente importanti quelli di El-Amarna e quelli di Ras Shamra.
b) Il libro di Yehoshùa’
Il libro di Yehoshùa’, scritto a quanto pare, almeno in parte, da Yehoshùa’ stesso o ai suoi tempi, o in base a memorie contemporanee agli avvenimenti, narra numerosi fatti che ebbero luogo durante la vita di Yehoshùa’, successore di Moshè, che condusse il popolo alla conquista di una gran parte del paese.
c) I documenti di El-Amarna
I documenti di El-Amarna sono così chiamati dal nome moderno del luogo, in Egitto, dove furono trovati. Essi consistono in tavolette di argilla, che anticamente era usata come materiale per scrivere, le quali contengono delle lettere scambiate tra il governo egiziano ai tempi dei faraoni Amenofi III e IV (sec. XIV a.E.V.) e vari stati dell’Asia e governatori delle città cananee che erano allora vassalle dell’Egitto. Esse sono scritte quasi tutte in lingua babilonese, in caratteri cuneiformi, e contengono però anche qualche parola ed espressione in lingua cananaica. Il nome antico del luogo dove furono ritrovate è Akhetaton, che fu per qualche tempo capitale dell’Egitto, fondata da Amenofi IV, situata a circa 300 km. a sud del Cairo.
d) I documenti di Ras Shamra
Anche questi sono così chiamati dal nome moderno del luogo dove furono ritrovati, nella Siria settentrionale, nel 1929 e negli anni seguenti. Il nome antico del luogo è Ugarìt. Anch’essi consistono in tavolette di argilla, sono scritte in un dialetto cananaico (ugaritico) e in carattere cuneiforme, e appartengono circa al medesimo tempo dei documenti di El-Amarna. Essi contengono dei testi religiosi e mitologici sulle divinità e gli antichi eroi venerati dai Cananei.
Gli antichi abitatori del paese
a) Generalità
Il paese che diventò terra d’Israele è paese di antichissime civiltà; secondo i risultati degli studi degli archeologi pare che fosse popolato già in quel periodo dell’età preistorica che si suole chiamare paleolitico (età antica della pietra), ma pochissimo si sa dei suoi abitanti e della sua storia fino ai tempi vicini a quelli della conquista israelitica. Fra i popoli che vi erano stanziati in quel tempo, menzionati tutti nella Bibbia, sono specialmente da ricordare i Chittiti, gli Emorei, gli Aramei, i Cananei.
b) Chittiti
Oltre che dai libri biblici e dai documenti di El-Amarna, ne abbiamo notizie importanti, in seguito alla scoperta, che venne fatta nel 1907, degli archivi della loro antica capitale, a Boghazkoi, nella Cappadocia settentrionale, a circa 150 Km. ad oriente di Angora. Le sedi primitive dei Chittiti, di stirpe ariana, furono, a quanto pare, l’Asia Minore orientale e la Siria settentrionale. Essi fecero delle invasioni in vari paesi, tra cui notevole quella, nel sec. XVIII a.E.V., in Babilonia; in tempo forse anche più antico occuparono dei territori nella Palestina meridionale, e da loro Avrahàm acquistò il luogo destinato ai sepolcri della sua famiglia. L’impero dei Chittiti acquistò grande potenza nel sec. XIII a.E.V., e forse a questo tempo appartiene il loro codice.
c) Emorei
L’importanza di questo popolo, di stirpe semitica, in Palestina, al tempo delle conquiste, era così grande che talvolta nei testi biblici il nome di Emorei, come quello di Cananei, indica in genere gli antichi abitatori del paese. Essi avevano grande potenza almeno dalla fine del 3° millennio a.E.V. Quelli che occupavano territori ad oriente del Giordano, tolti ai Moabiti, furono annientati dagli Ebrei nelle prime loro conquiste; a occidente del Giordano occupavano varie regioni, specialmente nella zona del Libano e lungo le coste della Fenicia.
d) Cananei
Sono questi i più importanti e meglio conosciuti fra i popoli che gli Israeliti trovarono al momento della conquista, e il loro nome, più frequentemente che quello degli Emorei, indica tutti gli antichi abitatori della terra. Forse erano, fino dai tempi remoti, costituiti dal miscuglio di varie razze; fatto è che mentre la Torà li presenta come Camiti, cioè discendenti da Cham, figlio di Nòach, la loro lingua è semitica. A quanto pare, entrarono in Palestina intorno al 3000 a.E.V. e li trovarono là i patriarchi; è probabile che vi si trovassero prima dell’invasione degli Emorei. Quelli di loro che si stanziarono a nord lungo le coste del Mar Mediterraneo sono noti come Fenici, dediti in modo speciale alla navigazione e al commercio. Non costituirono mai una unità politica, ma ogni città si governava da sé con un proprio capo, e questi capi erano talvolta in lotta fra di loro; i territori fuori delle città pare non facessero parte di alcuna organizzazione politica o amministrativa. Nei tempi che precedettero la conquista israelitica, erano sotto l’influenza egiziana e molte delle loro città erano tributarie dei Faraoni. Le lettere di El-Amarna mostrano che questa influenza e questa soggezione andavano diminuendo, e al tempo della conquista erano completamente cessate.
La religione cananea era fortemente politeistica; ogni città aveva divinità sue proprie. Il principale degli dei, El o Ba’àl, era comune a tutti; sua moglie era Asherà, altra dea è ’Anàt, sorella di Bà’al. Gli dei impersonavano per i Cananei le forze della natura ed erano, secondo la loro mitologia, spesso in lotta fra di loro. Si narrava, fra l’altro, che Ba’àl venne ucciso da Mot e poi risorse. Questi e altri simili racconti, come pure il fatto che i Cananei compivano, in onore delle loro divinità, degli atti immorali, spiegano come mai la Torà ripetutamente mette in guardia i figli d’Israele dal seguire i costumi dei Cananei ed afferma che questi debbono essere distrutti in conseguenza dei loro cattivi costumi. I Cananei prestavano spesso il loro culto all’aperto, sulle alture, nelle grotte e presso alberi e sorgenti d’acqua ed erigevano in onore delle loro divinità pietre sacre (matzevòt) e legni sacri (asheròt). Essi però eressero anche templi, la costruzione dei quali risentiva l’influenza dell’arte egiziana e babilonese. Praticavano sacrifici di animali e anche di uomini: i prigionieri di guerra venivano spesso sacrificati alle divinità. Essi credevano nella sopravvivenza dell’anima dopo la morte, e ritenevano che essa restasse in rapporto col corpo, quindi cercavano di curare la conservazione di questo. I Cananei giunsero a un grado di civiltà materiale che, se si tiene conto del tempo e dei luoghi in cui vissero, è abbastanza alto. Le loro case e i loro palazzi erano costruiti in pietra, statue di divinità sono state ritrovate in pietra e ceramica. Nelle tombe si trova qualche esempio di pittura. Piccoli oggetti appartenenti agli antichi Cananei, ritrovati negli scavi archeologici, come anelli, braccialetti, medaglie, portano come decorazioni teste di leoni e di altri animali, o alberi, specialmente palme. Presso i Cananei fu in uso la scrittura, con sistema alfabetico, da tempi molto antichi, forse fin dal principio del secondo millennio a.E.V.
L’agricoltura era sviluppata in molti centri. Le frequenti invasioni e guerre che ebbero luogo nel paese indussero gli antichi Cananei a costruire fortificazioni nelle loro città.
I Perizei, Chivvei ed altri popoli nominati nella Torà sono, a quanto pare, gruppi o tribù di Cananei.
e) Filistei
Il popolo chiamato col nome di Filistei (Pelishtìm) — nome che dette poi origine a Palestina — appartiene ad un gruppo di popoli designati in antichi documenti come genti del mare. Essi vennero nella terra di Kanà’an dall’isola di Creta, forse non tutti insieme: i primi vi si trovavano già nell’età dei patriarchi. Furono in lotta con gli Egiziani, e si stanziarono specialmente nella costa fra Gaza e Giaffa, ma si estesero anche all’interno, e in questa loro espansione vennero in urto coi figli d’Israele. Formavano cinque piccoli stati confederali: Gaza, Ashkelòn, Ashdòd, ’Ekròn e Gat: i loro sovrani si chiamavano seranìm (sing. sererì). A differenza della maggior parte dei popoli coi quali furono a contatto gli Israeliti non erano circoncisi. Poco si sa di loro e delle loro civiltà: certo erano molto avanzati nell’arte della guerra. Fra le loro divinità si ricordano Dagòn e Ba’àl Zevùv; ma, a quanto pare, non erano queste divinità originariamente filistee, bensì cananee e adottate dai Filistei dopo la loro entrata in Kanà’an.