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Cultura ebraica a tutto campo

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Author page: Donato Grosser

Terumà. Che cosa è il siclo di cui si parla nella Torà?

In questa parashà la Torà racconta come avvenne il primo “appeal”, la prima raccolta di fondi e di materiali della nostra storia: “L’Eterno parlò a Moshè dicendo: Dì ai figli d’Israele che mi facciano un’offerta;  accetterete l’offerta da ogni uomo che sarà disposto a farmela di cuore.  E questa è l’offerta che accetterete da loro…”(Shemòt, 25: 1-3).

Rashì (Troyes, 1040-1105) si sofferma sul fatto che che in questo passo la parola “offerta” appare tre volte.  Egli spiega: “La parola offerta appare qui tre volte per alludere a tre diverse offerte: la prima è l’offerta del mezzo siclo d’argento pro capite, con il quale furono foggiati gli zoccoli, ovvero le basi delle travi con le quali furono erette le pareti del Mishkàn (tabernacolo), come spiegato nella parashà di Pekudè. Una seconda offerta è quella di un mezzo siclo pro capite per l’acquisto dei sacrifici pubblici per il mizbèach (altare). La terza offerta è quella volontaria dei materiali per la costruzione del Mishkàn e per i vestimenti dei kohanim”.

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