Nella parashà di Yitrò i primi cinque comandamenti trattano dei doveri dell’uomo verso l’Eterno e gli altri cinque dei doveri nei confronti degli altri uomini. Così infatti è scritto: “Non uccidere. Non commettere adulterio. Non rubare. Non attestare il falso contro il tuo prossimo. Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo...”’ (Shemòt, 20:13-17). Mentre nei dieci comandamenti l’ordine di “non rubare” è al singolare, nella nostra parashà lo stesso ordine appare al plurale: “Non ruberete, e non userete inganno né menzogna gli uni a danno degli altri” (Vaykrà, 19:11).
