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Cultura ebraica a tutto campo

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Author page: Donato Grosser

Pinechàs. Il successore di Moshè non fu uno dei suoi figli

La parashà  di Pinechàs descrive parte gli eventi degli israeliti negli ultimi mesi del quarantesimo anno nel deserto. Fu in questo periodo che il Signore disse a Moshè che era arrivato il momento di nominare il suo successore. “l’Eterno disse a Moshè: sali su questo monte di ‘Avarìm,  dove potrai vedere il paese che do ai figli d’Israele. E quando l’avrai veduto, anche tu  raggiungerai i tuoi antenati, (e lascerai questo mondo) come  Aharon tuo fratello, perché disobbediste il mio comando nel deserto di Tsin  quando l’assemblea si ribellò, e voi non mi santificaste di fronte a loro con quelle acque. Erano le acque della contesa di Kadesh, nel deserto di Tsin (Bemidbàr, 27: 12-14). Moshè rispose: “L’Eterno, l’Iddio degli spiriti d’ogni vivente, destini su questa comunità  un uomo che esca e che entri alla loro guida , che li faccia uscire e li faccia entrare, affinché la comunità dell’Eterno non sia come un gregge senza pastore  (ibid., 16-17).  E l’Eterno disse a Moshè: Prendi  Yehoshua’, figlio di Nun, uomo che ha  spirito;  poserai la tua mano su lui,  lo farai comparire davanti al sacerdote El’azar e davanti a tutta la comunità gli darai i tuoi ordini in loro presenza, e lo farai partecipe della tua autorità, affinché tutta la comunità dei figli d’Israele gli obbedisca. (Ibid., 18-20).

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