La parashà di Pinechàs descrive parte gli eventi degli israeliti negli ultimi mesi del quarantesimo anno nel deserto. Fu in questo periodo che il Signore disse a Moshè che era arrivato il momento di nominare il suo successore. “l’Eterno disse a Moshè: sali su questo monte di ‘Avarìm, dove potrai vedere il paese che do ai figli d’Israele. E quando l’avrai veduto, anche tu raggiungerai i tuoi antenati, (e lascerai questo mondo) come Aharon tuo fratello, perché disobbediste il mio comando nel deserto di Tsin quando l’assemblea si ribellò, e voi non mi santificaste di fronte a loro con quelle acque. Erano le acque della contesa di Kadesh, nel deserto di Tsin (Bemidbàr, 27: 12-14). Moshè rispose: “L’Eterno, l’Iddio degli spiriti d’ogni vivente, destini su questa comunità un uomo che esca e che entri alla loro guida , che li faccia uscire e li faccia entrare, affinché la comunità dell’Eterno non sia come un gregge senza pastore (ibid., 16-17). E l’Eterno disse a Moshè: Prendi Yehoshua’, figlio di Nun, uomo che ha spirito; poserai la tua mano su lui, lo farai comparire davanti al sacerdote El’azar e davanti a tutta la comunità gli darai i tuoi ordini in loro presenza, e lo farai partecipe della tua autorità, affinché tutta la comunità dei figli d’Israele gli obbedisca. (Ibid., 18-20).
