Dopo vent’anni dal matrimonio Yitzchak e Rivkà riuscirono finalmente ad avere dei bambini. La gravidanza non era stata facile perché, con sorpresa della madre, era rimasta incinta con due gemelli che “si urtavano nel ventre” (Bereshìt, 25:22). Dopo i mesi della gravidanza nacquero due gemelli: “Il primo che uscì era rosso, tutto come una pelliccia e lo chiamarono Esau. Poi usci suo fratello che teneva con la mano il calcagno di Esau e lo chiamarono Ya’akov” (ibid., 25:26).
Chi era il primogenito? Rashì (Troyes, 1040-1105) commenta che ha sentito una interpretazione da un Midràsh dove è detto che Ya’akov afferrava giustamente il calcagno di Esau per fermarlo. Questo perché Ya’akov era stato concepito per primo e Esau dopo di lui. Se infatti si inseriscono due sassi in un tubetto, il sasso che è stato inserito per primo, esce secondo e quello che è entrato per secondo esce per primo. Ya’akov voleva fermare il fratello perché era stato concepito per primo e voleva uscire anche per primo per poter essere legalmente il primogenito.
