“Come son belle le tue tende, o Ya’akov, le tue dimore, o Israele!”. Questa benedizione di Bil’am fa parte della tefillà mattutina e viene recitata quando si entra nel Bet ha-Kenèsset (sinagoga). Va detto però che non tutti la gradiscono.
R. Shlomo Luria (Lituania, 1510-1573) in un suo responso (n.64) scrisse che di mattina quando arriva nel Bet ha-Kenèsset salta queste parole e inizia dal secondo versetto con le parole: “E io grazie alla Tua abbondante benevolenza, entrerò nelle Tua casa...”. Il motivo del mancato gradimento è che Bil’am aveva intenzione di maledire e non di benedire Israele. R. Luria non è il solo a omettere queste parole. Il versetto “Come sono belle ...” non appare nel Machazòr italiano di Soncino del 1486 e neppure nel siddùr Tefillà di Milano, mentre è presente in tutti i siddurìm ashkenaziti.