La narrazione secondo la quale il ritorno degli ebrei in terra di Israele sarebbe una sorta di nuova colonizzazione simile a quella fatta dai paesi europei in Africa, in Asia eccetera, è assolutamente inconsistente e dimostra di non conoscere né la storia, né la cultura, né i riti che caratterizzano la vita ebraica. Spieghiamo perché: se gli ebrei avessero voluto colonizzare un paese qualsiasi avrebbero accettato la proposta di creare uno Stato in Uganda o in Argentina. Questa era una proposta inaccettabile perché gli ebrei in tutto il periodo in cui sono stati in Esilio hanno desiderato sempre di voler tornare solo a Sion (questo dicono gli ebrei nelle preghiere di tutti i giorni …. ). Inoltre il ritorno degli ebrei in terra d’Israele non è iniziato con il congresso di Basilea del 1897. Molti anni prima, gli ebrei, da quando sono stati cacciati dalla terra di Israele, chiamata provocatoriamente Palestina da Adriano per cancellare l'identità ebraica collegata con la terra, hanno cercato di tornare in terra di Israele. Basta leggere le storie dei gruppi e dei singoli che decidono di tornare in Erez Israel.
