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Note di Rav Di Porto ad integrazione della traduzione e del commento della Giuntina, recentemente pubblicato
a) L’obiezione della ghemarà sulla baraità deriva dal fatto che Pesach non sembra essere sottoposto al principio “bal teacher”, poiché non può essere offerto altro che il 14 di Nissan (Rashì). Esistono varie opinioni su quando si trasgredisce a bal teacher per il qorban Pesach: a) passato il 14 di Nissan; b) passato il reghel; c) dopo il 14 di Yiar (Pesach shenì).
b) L’inserimento del qorban Pesach nella lista è gratuito, o completamente (Ture Even), o perché la tempistica per trasgredire al bal teacher è differente da quella consueta (Sefat Emet).
c) In massekhet Pesakhim il fatto che il rimanente del denaro destinato all’acquisto del qorban Pesach viene offerto come shelamim si apprende da un verso in Devarim 16, dal quale risulta che è possibile offrire il qorban pesach dai bovini e dagli ovini, quando sappiamo dalla Torah che non può essere offerto dai bovini; quindi si sta parlando del denaro rimanente, che viene offerto come shelamim.
d) la differenza fra neder e nedavah è che il neder è un impegno che ricade sulla persona (devo portare in sacrificio una ‘olah), mentre la nedavah si riferisce ad un oggetto specifico (questo animale è una ‘olah) (Rashì). Le Tosafot credono che ci sia una prova più forte di quella riportata dalla ghemarà basata dall’accostamento dei concetti in Waiqrà 7, poiché in Devarim 23 si dice “quando offrirai (nadarta) una nedavah.
e) Damin, ‘arakhin, ecc. sono offerte destinate unicamente ad H., ed i kohanim non ne hanno parte in alcun modo (Rashì). Damin è il valore di una persona se venduta come schiava, ‘arakhin è il valore in base alla sua età, come stabilito dalla Torah.
f) Chattaot, Ashamot, ecc. sono sacrifici obbligatori (Rashì).
g) per tzedaqah, ma’aserot ecc. compare nella Torah la medesima espressione (lifnè H. Eloqekha). (Rashì). Bekhorot e ma’aserot non sono paragonabili alle altre categorie di sacrifici obbligatori, perché una persona nullatenente è esentata da queste offerte, e non ha l’obbligo di procurarsele.
h) Me’immakh si riferisce alle offerte che spettano ai poveri, perché nella Torah nel libro di Waiqrà il povero è “con te”.
i) per tutte queste categorie il ritardo nell’offerta non invalida il sacrificio (Rashì).
j) Il fatto che un qorban chattat andato perso e sostituito da un altro che è stato sacrificato venga fatto morire di fame è una halakhah leMosheh miSinai. Il Ritva scrive che questa regola si applica alla seconda bestia, qualunque sia stata quella sacrificata. Secondo alcuni la regola si applica solo quando la prima bestia è stata trovata dopo che la seconda è stata sacrificata.
k) Solo il qorban todah è accompagnato dal pane, e non il suo sostituto. Se non è presente quindi il qorban Todah originario, sarebbe ingiustificato portare i pani, e in assenza di una delle due bestie non si può avere la certezza, e non è possibile portare cose profane nel bet ha-miqdash (Menachot 80b) (Rashì).