https://daf-yomi.com/Dafyomi_Page.aspx?vt=1&massechet=291&amud=31&fs=0
https://daf-yomi.com/Dafyomi_Page.aspx?vt=1&massechet=291&amud=32&fs=0
Note di Rav Di Porto ad integrazione della traduzione e del commento della Giuntina, recentemente pubblicato
a) secondo il Turè Even il giudizio sul frumento a Pesach non si conclude il primo giorno, poiché l’offerta dell’omer viene portata il secondo giorno.
b) I rishonim si sono stupiti del legame fra i pani e i frutti dell’albero. Anzitutto entrambi sono chiamati bikkurim. In secondo luogo nella Torah troviamo il divieto di offrire seor e devash, che nella Torah vengono accomunati. Le primizie del seor sono rappresentate dai due pani, mentre quelle del devash dalle primizie dei frutti. Secondo un’altra opinione R. Yehudah segue invece ilsuo parere in Sanhedrin (70b), secondo cui l’albero della conoscenza era il grano.
c) i due cicli di suoni dello shofar ci fanno chiedere quale sia quello principale. Secondo tutti quelle principali sono quelle durante la ripetizione della ‘amidah. La domanda della ghemarà quindi va letta così: se i suoni principali sono quelli della ‘amidah, perché si suona prima? Il Ba’al ha-maor ricorda l’uso di suonare nuovamente tutto il ciclo al termine della tefillah (esistono vari usi in merito, e alcuni scrivono che questi suoni servono a confondere il satan). Le Tosafot si chiedono se nel secondo ciclo di suonate si possa applicare il principio bal tosif, vietandole. Il Rashbà ha risposto che non si applica il principio per delle cose stabilite dai chakhamim. Le Tosafot stesse, riprese da altri, hanno risposto invece che non si applica il principio bal tosif quando si replica un mitzwah, ma quando si aggiunge una parte nel corpo della mitzwah (per esempio 5 tzitziot). Tuttavia rimane un problema. Se le teqiot con le quali mettiamo in pratica la mitzwah sono le seconde, perché recitiamo la berakhah sulle prime? Il Ritvà risponde che le seconde non hanno bisogno di berakhah, perché sono circondate dalle berakhot della amidah, che la sostituiscono.
d) La confusione del Satan viene spiegato in vari modi. Secondo Rashi ed altri è attribuibile all’affetto di Israele per le mitzwot, che lo distoglie dall’accusarli. Secondo lo Sfat Emet dipende dal fatto che questo aspetto riguarda tutto Israele e non dei singoli. Per altri il suono dello Shofar risveglia la kawwanah e azzittisce l’istinto malvagio,che è paragonato al Satan. Le Tosafot riportano l’Arukh, per il quale il Satan, ascoltando il suono dello Shofar crede che sia arrivata la redenzione finale. Secondo il Maharal è effettivamente così, perché lo Shofar almeno momentaneamente mette a tacere l’istinto.
e) La ripetizione dei suoni dello Shofar mostra quanto siano importanti gli usi, e non solo l’obbligo in base alla Torah.
f) Per alcuni l’affermazione sull’inizio e la fine dell’anno va intesa letteralmente. Altri (a.e.Rashì) credono che il senso è che se nella tefillah il popolo ebraico si considera povero, l’anno sarà benedetto.