“Shofetim ve shoterim titten lekhà bekhol shearekha…eve shafetù et ha am mishpat zedek – Giudici e custodi porrai per te in ogni porta delle tue città e giudicheranno il popolo con giustizia giusta”
Con queste parole inizia la parashà che leggeremo questo shabbat, in cui la Torà elenca come comandamento specifico, quello di avere sia dei giudici per amministrare la giustizia, sia dei guardiani (shoterim in ebraico moderno, poliziotti) per far si che le leggi fossero rispettate.
In ogni legislazione, laica o religiosa che sia, vi è un giudice che amministra la legge e chi fa sì che essa venga osservata.
Tre volte al giorno, durante la amidà, chiediamo a D-o che faccia tornare l’amministrazione della legge come nei tempi antichi:
“Hashiva shovetenu kevarishonà ve joazenu kevattechillà-Fa tornare i nostri giudici come una volta e i nostri consiglieri come era prima”.
La legge non va soltanto amministrata, ma prima insegnata per essere osservata secondo la sua interpretazione.
Ogni cosa deve essere ben compresa prima di essere messa in pratica.
Il versetto iniziale prosegue con le parole:
“Zedek zedek tirdof – La giustizia, la giustizia inseguirai”
Cosa ci vuole comunicare la Torà con questo termine ripetuto due volte?
La benedizione della amidà citata sopra “fa tornare i nostri giudici”, si conclude con le parole:
“Melekh ohev zedakà umishpat – Re che ama la giustizia e il diritto”.
Sia il termine zedkà che mishpat vengono però tradotti spesso indifferentemente, con “giustizia”:
(Il termine Shofet che deriva da mishpat significa giudice).
Quindi i due termini
Zedek e Mishpat, sembrerebbero apparentemente sinonimi.
Così non è; in realtà il termine zedek, dà origine alla parola zedakà che comunemente viene tradotto con “atto di giustizia buono” ossia, attraverso l’aiuto economico nei confronti di un nostro fratello bisognoso, facciamo un atto di giustizia verso D-o.
Ecco allora che i due termini, zedek e mishpat, non sono più sinonimi, bensì uno integra l’altro, facendo si che vi sia un comportamento giusto, da parte nostra verso il Signore D-o.
Quindi, così facendo cerchiamo di imitare l’operato divino, il Quale nell’essere il shofet kol ha arez-il Giudice di tutta la terra è anche Zaddik colui che con tutta la Sua giustizia sa anche usare bontà.
Shabbat shalom