Oggi nel nostro bet ha-kneset assistiamo ad un momento di gioia collettiva molto importante, perché festeggiamo la nascita di tre bambine, evento purtroppo raro in una comunità piccola come la nostra, Lior figlia di Tomer Zerbib e Micol Nizza, Lia figlia di Luca Raso e Sara Alice Perera e Giulia Esther figlia di Daniele Silva e Deborah Cesana. Le nostre felicitazioni più sincere vanno ai genitori, ai nonni e a tutti i familiari.
La cerimonia che terremo oggi, quella dello zeved ha-bat (dono della figlia) è stata introdotta in un periodo abbastanza recente, e, al pari del bat mitzwah, ha subito una evoluzione significativa nelle ultime generazioni, parallelamente allo sviluppo dell’educazione femminile. La fonti talmudiche narrano solamente della piantagione di un albero nel momento in cui nasceva una bambina, albero dal quale sarebbero stati ricavati i pali sui quali sarebbe stata stesa la sua chuppah. L’elemento principale nella breve cerimonia che facciamo oggi è quello del conferimento del nome. Perché assume il nome di Zeved (dono)? La fonte è nel libro di Bereshit (30,20), quando la matriarca Leà diede alla luce Zevulun, e affermò “D. mi ha fatto un bel regalo”. Secondo la tradizione l’unica figlia femmina di Ya’aqov, Dinah, la cui nascita è narrata nel verso successivo della Torah, era gemella di Zevulun, e la grande gioia di Leah, che aveva già avuto cinque figli maschi in precedenza, era da attribuirsi alla nascita di una bimba. Il termine Zeved fra l’altro racchiude le iniziali di Zevulun e Dinah (zv-d).
Per vari motivi è bello festeggiare questo evento oggi, di Sheminì ‘atzeret, giorno in cui tradizionalmente si tiene la benedizione dei bambini. Sheminì ‘atzeret, terminata la festa di Sukkot, nella quale, come abbiamo ricordato varie volte, è importante il ruolo delle nazioni della terra, tanto da essere paragonata ad un grosso ricevimento organizzato da un re, rappresenta il momento dell’intimità fra H. e il popolo di Israele, nella metafora il figlio del re, che si trattiene con il padre terminata la grande festa. Questo ci mostra quanto questo momento sia importante. Molto spesso, presi da mille altre cose, ci dimentichiamo dei nostri figli, e dovremmo invece recuperare questa dimensione fondamentale. Mazal Tov!