Ieri è stata pubblicata la Relazione del Sinodo dei Vescovi dedicato alle “sfide pastorali sulla famiglia”. Al numero 15 della Relazione (approvato con 167 “placet” e 13 ” non placet”) si dice: “Questa unione [tra maschio e femmina] è stata danneggiata dal peccato ed è diventata la forma storica di matrimonio nel Popolo di Dio, per il quale Mosè concesse la possibilità di rilasciare un attestato di divorzio (cf. Dt 24, 1ss). Tale forma era prevalente ai tempi di Gesù. Con il Suo avvento e la riconciliazione del mondo caduto grazie alla redenzione da Lui operata, terminò l’era inaugurata con Mosé”. Con una certa durezza di forma e di sostanza i Vescovi vengono a dirci oggi che noi, che seguiamo la Torà di Moshè, saremmo nel peccato e che la nostra era è terminata. Quanto è difficile il dialogo.
Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma