Alberto Somekh
DERASHAH (sermone) SUI PREPARATIVI DI PESACH (Sabato 16 Aprile – ore 10.30)
Si anticipa la derashah di Shabbat ha-Gadol (così è tradizionalmente chiamato il Sabato che precede Pesach) allo Shabbat ancora precedente, cioè il 7 Nisan. Vengono nuovamente ricordate le regole relative a Pesach, quali l’obbligo delle pulizie, la bollitura dei recipienti da cucina, la ricerca e l’eliminazione delle sostanze lievitate (chamètz), l’acquisto delle matzot, il lavaggio delle erbe amare e tutto quanto è legato alla preparazione del Seder.
DIGIUNO E SIYUM DEI PRIMOGENITI (Giovedì 21 Aprile – ore 6.50)
Quando la vigilia di Pesach cade di Shabbat, il digiuno dei primogeniti viene anticipato al giovedì 12 Nisan. I primogeniti parteciperanno allo studio dell’ultima parte di un trattato talmudico cui faccia seguito un pasto di mitzvah.
RICERCA DEL CHAMETZ (Giovedì 21 Aprile – ore 21.12)
Quando la vigilia di Pesach cade di Shabbat la ricerca del chametz viene eseguita il giovedì sera vigilia di venerdì 13 Nisan. La ricerca deve essere fatta a lume di candela allo spuntare delle stelle distribuendo nella casa alcuni pezzetti di pane, come ogni anno. Entro la stessa ora è necessario aver terminato le pulizie in tutti gli ambienti che durante l’anno possono aver contenuto chamètz.
Prima della ricerca si pronuncia la benedizione consueta ‘al bi’ur chametz ed una volta terminata si dice la prima formula di annullamento col chamirà che significa “ogni cibo lievitato che si trovi in mio possesso e non sia riuscito a trovare e ad eliminare sia considerato nullo come la polvere della terra” come risulta nelle prime pagine di ogni Haggadah.
E’ necessario porre molta attenzione nel mettere da parte quanto rimane del chametz per il giorno dopo affinché non si disperda.
VENDITA ED ELIMINAZIONE DEL CHAMETZ (Venerdì 22 Aprile – ore 10.30)
Anche se venerdì 13 Nisan è teoricamente permesso mangiare chametz durante tutta la giornata, si deve eliminare e bruciare il chametz venerdì mattina entro le 10.30 circa, come nelle vigilie di Pesach degli altri anni. Entro questa stessa ora si devono ultimare le procedure della “bollita” di pentole e stoviglie e si deve procedere alla vendita del chametz delegando appositamente l’Ufficio Rabbinico.
Tuttavia la seconda formula di annullamento del chametz (col chamira’) non verrà recitata quando si procede all’eliminazione il venerdì, ma verrà invece pronunciata la mattina di Shabbat vigilia di Pesach.
LAVORO DURANTE IL VENERDI’ (Venerdì 22 Aprile)
E’ permesso svolgere attività lavorativa il venerdì, come in tutte le vigilie di Shabbat del resto dell’anno, anche connessa con la propria professione, purché non vada a detrimento della preparazione per Pesach.
Le foglie di lattuga per uscire d’obbligo durante il Seder dalla mitzvah di mangiare erbe amare devono essere controllate e pulite perfettamente fin dal venerdì e poi riposte nel frigorifero o avvolte in un canovaccio umido fino alla sera del Seder, perché non appassiscano.
UFFICIATURA DEL MATTINO DI SHABBAT HA-GADOL VIGILIA DI PESACH (Sabato 23 Aprile – ore 7.30)
Durante Shabbat vigilia di Pesach la preghiera di shachrit e musaf sarà recitata al mattino presto, senza prolungamenti, al fine di avere il tempo di recitare l’ultimo col chamirà (“qualsiasi genere di chametz si trovi in mio possesso, che l’abbia visto o che non l’abbia visto, che l’abbia o no materialmente eliminato, sia considerato nullo come la polvere della terra”) prima dell’ora a partire dalla quale sarà proibito mangiare chametz (ore 10.30 circa).
QIDDUSHIM DI SHABBAT HA-GADOL VIGILIA DI PESACH (Venerdì sera 22 Aprile e Sabato mattina 23 Aprile)
Tutto ciò che serve per il Seder deve essere pronto fin da prima di Shabbat. E’ perciò necessario in pratica che anche la cucina sia già predisposta per Pesach fin dal venerdì e i pasti di Shabbat siano già kasher le-pessach negli alimenti e nelle stoviglie.
I nostri maestri hanno proibito di mangiare matzah la vigilia di Pesach, in modo di dare maggiore risalto alla mitzvah di mangiarla durante il Seder. Il divieto vale pertanto solo per la matzah impastata con acqua, che la Torah chiama lekhem ‘oni, “pane della povertà”, con la quale si esce d’obbligo. Essendo peraltro obbligatorio recitare la berakhah sul pane (Ha-Motzì) dopo il Qiddush nei pasti di Venerdì Sera e Sabato Mattina, ci si potrà in questo caso servire di matzah ‘ashirah (ricca) ovvero impastata con aggiunta di uovo (reperibile in Comunità), che non serve ad uscire d’obbligo durante il Seder. (QUESTA REGOLA VALE SOLO PER ITALIANI E SEFARDITI)
La vigilia di Pesach è pure lecito mangiare matzah cucinata (con altri ingredienti, quest’anno ovviamente da prima di Shabbat), perché l’azzima così trattata non ci farebbe comunque uscire d’obbligo la sera, dato che non mantiene il suo sapore originario.
PASTI DI SHABBAT HA-GADOL VIGILIA DI PESACH (Sabato 23 Aprile)
Per uscire d’obbligo dalla se’udah shelishit (il “terzo pasto” sabbatico) ci si potrà regolare nel modo seguente: al termine di musaf (ore 9.30 circa) si farà colazione recitando il Qiddush del Sabato Mattina seguito dalla berakhah di Ha-Motzì sulla matzah all’uovo e al termine si dirà Birkat ha-mazòn;
entro le ore 10.30 si avrà cura di recitare col chamirà, come già illustrato.
A mezzogiorno si terrà la se’udah shelishit a base di carne, pesce, uova, riso, patate e/o verdure, senza matzòt. Terminata questa non si mangerà più alcunché per serbare l’appetito per il Seder.
APPARECCHIATURA PER IL SEDER (Sabato 23 Aprile – ore 21.15)
Non si deve preparare la tavola, né il vassoio la vigilia di Pesach per il Seder della sera stessa, perché di Shabbat non si prepara per il giorno dopo, che inizia allo spuntare di tre stelle. Lo si può però fare immediatamente prima o dopo lo Shabbat. Solamente se la stessa tavola del Seder serve anche per ipasti di Shabbat, in tal caso si possono incaricare non ebrei della sola apparecchiatura. La cottura è invece proibita di Shabbat in ogni modo! Pertanto le vivande per il Seder possono essere scaldate solo dopo Shabbat utilizzando un fuoco già acceso da prima di Shabbat. La stessa regola va seguita per l’accensione dei lumi di Yom Tov.
Rav Alberto M. Somekh – Rabbino capo della Comunità ebraica di Torino