Notte della cabbala, il 17 si accendono i riflettori sulla Roma ebraica
Tra Cabbala, mistica ebraica e tradizioni millenarie sarà una notte magica quella del 17 sotto il cielo di Roma. Con la «Notte della Cabbala» sabato prossimo si accendono le luci sia su Roma Capitale sia sulla Roma ebraica. Le porte del Vecchio Ghetto Demolito, nella zona tra il lungotevere Dè Cenci e via del portico D’Ottavia e tra via Arenula e il Teatro di Marcello, si aprono alla città – dalle ore 20.30 alle ore 02.30 – con un programma di eventi culturali, musica, teatro, degustazioni, incontri letterari, dj set e il nuovo format dello «street party», per far scoprire ai romani le virtù e i segreti di una delle zone più affascinanti del Centro Storico. La Cabbalà – che nasce e si sviluppa intorno al XII secolo – non ha mai cessato di essere una risorsa fondamentale per la lettura e la comprensione della tradizione ebraica e del mondo in generale.
Gli argomenti trattati dalla Cabbalà sono vastissimi: si parte dalla Creazione del mondo e dall’essenza stessa di Dio per arrivare ai rapporti sociali tra gli uomini e alla vita quotidiana di ognuno di noi. Per questo motivo, anche oggi, è uno degli ambiti dell’ebraismo che maggiormente affascina e attrae l’interesse di un pubblico non solamente religioso e non solamente di origine ebraica. Il Ghetto diventa una scena notturna a cielo aperto dove si alterneranno artisti italiani e internazionali per una «no-stop» di eventi culturali per tutta la notte. In tutto il quartiere anche gli esercizi commerciali e i ristoranti rimarranno aperti con i loro menù di cucina giudaico romanesca e dalla tradizione ebraica internazionale (israeliana, orientale, Europea). Un segno che ribadisce l’apertura al dialogo, proprio in occasione dei 150 dall’Unità d’Italia, tra memoria e modernità, nel cuore pulsante della cultura romana, conservata anche grazie ai numerosi restauri fortemente voluti e sostenuti da Roma Capitale.
Un percorso culturale alla scoperta delle radici storiche della città, che apre nuovi scenari metalinguistici, sinergie e suggestioni fondate sul dialogo tra culture diverse. Inoltre, la «Notte della Cabbalà» inaugura la quarta edizione del Festival Internazionale di Letteratura Ebraica (a Roma dal 17 al 21 settembre 2011) con un ospite d’eccezione, lo scrittore israeliano A. B. Yehoshua al Tempio di Adriano – l’unico appuntamento della serata a svolgersi fuori dal Ghetto – alle ore 21.00. Intervistato dal giornalista Marino Sinibaldi, Yehoshua accompagnerà il pubblico in un «viaggio nella letteratura ebraica» durante il quale l’attore Massimo Ghini leggerà una selezione di brani.
Momento centrale della serata è, alle ore 22.30 al Palazzo della Cultura, l’incontro «Dialoghi sulla Cabbalà» con la scrittrice e studiosa di mistica ebraica e di arte sacra ebraica Yarona Pinhas, con la studiosa di Cabbalà, terapeuta e psicologa Daniela Abravanel e con il rabbino Benedetto Carucci. Yarona Pinhas parlerà di come la Cabbalà possa aiutare a vivere meglio i rapporti interpersonali e in particolare all’interno della famiglia. Il rabbino Benedetto Carucci terrà un’introduzione sul metodo cabbalistico che va usato per leggere i testi biblici. Daniela Abravanel affronterà il tema di Guarigione e Cabbalà: come, attraverso gli insegnamenti cabbalistici, si può affrontare una guarigione con maggiore energia, facilitando i processi di recupero del corpo.
La musica sarà la grande protagonista della Notte della Cabbalà, con 6 concerti. Alle ore 20.30 il palco allestito al Teatro di Marcello ospiterà «Tango Project» a cura di Concerti del Tempietto. Mieczysław Szlezer (violino) e Danuta Mroczek – Szlezer (pianoforte) eseguiranno Gran Tango, Libertango, Oblivion e Cuatro Estaciones Porteñas di Albeniz Ginastera Gardel Piazzolla. La Notte della Cabbalà sarà anche un’ottima occasione per scoprire o riscoprire la Sinagoga e il Museo Ebraico di Roma, con visite guidate gratuite (fino ad esaurimento posti) dalle ore 21.00 all’1.00 (ultimo ingresso ore 00.15).
http://www.online-news.it/2011/09/10/notte-della-cabbala-il-17-si-accendono-i-riflettori-sulla-roma-ebraica/