“Ed avvenne alla fine di due anni interi, il Faraone sognò, e gli pareva di essere presso al fiume” (Genesi 41:1). L’Or HaChaiyym (Rabbi Chayym Ibn Attar, 1696-1743), afferma che il Faraone fece il sogno delle mucche e delle spighe di grano ogni giorno per due anni, ma ogni mattina al suo risveglio se ne dimenticava e secondo Rabbì Chayym, questo si allude dalle parole: “due anni il Faraone sognò, ma alla fine dei due anni, il Faraone sognò e non si dimentico del sogno e quando questo accadde, Giuseppe uscì di prigione”.
Perché il Faraone sognò la stessa cosa per due anni?
Rabbì Pinechas Shapiro di Koritz (1726-1791) risponde a questa domanda dicendo che i sogni notturni rappresentavano per Giuseppe un’opportunità salvifica. Tuttavia, solo il giorno che Giuseppe avrebbe avuto abbastanza fiducia nel Signore la salvezza sarebbe sopraggiunta. Infatti accadde che il Faraone si sarebbe ricordato il suo sogno, il capo coppiere avrebbe detto al Faraone che Giuseppe sapeva interpretare i sogni e sarebbe stato, per questo, liberato immediatamente
Per spiegare meglio la sua risposta, Rabbì Pinechas raccontò un fatto che successe al Baal Shem Tov (Israel ben Eliezer, 1698-1760). Un giorno il Baal Shem Tov mentre stava viaggiando attraversò una foresta con un suo allievo il quale era molto assetato ed erano passati tre giorni da quando aveva bevuto qualcosa. Il Baal Shem Tov disse al suo studente di avere fiducia nel Signore che li avrebbe certamente aiutati. In quel momento, incontrarono una persona alla ricerca dei suoi cavalli. “Avete visto i miei cavalli? Li sto cercando da tre giorni” domandò ai due. L’allievo del Baal Shem Tov gli rispose di non aver visto i cavalli e chiese, a sua volta, se avesse dell’acqua. Quella persona, molto gentilmente gliela porse. L’allievo disse allora al Baal Shem Tov: “Sono sicuro che il Signore ci abbia mandato questa persona per farci avere l’acqua da bere. Ma mi chiedo il perché stesse cercando i suoi cavalli da tre giorni?”
Il Baal Shem Tov rispose: “Il Signore ha fatto durare la ricerca dei suoi cavalli per tre giorni, affinché potesse incontrarti e darti l’acqua nel momento in cui tu avessi acquisito il giusto livello di fiducia”.
Ecco perché il Faraone ebbe lo stesso sogno per due anni senza ricordarlo, per attendere il momento in cui Giuseppe riuscì a perfezionare la qualità della sua fiducia nel Signore. Quando ciò avvenne, il Faraone si ricordò del sogno, chiese che gli fosse interpreto ma i suoi maghi di corte non ci riuscirono. Il coppiere si ricordo di Giuseppe che bene aveva interpretato il suo sogno e lo rivelò al Faraone. La salvezza arriva quando si vuole veramente essere salvati, Shabbat Shalom!!