Nelle regole di Shabbat e Yom Tov emerge il divieto di generare delle cose che non esistevano in precedenza (molid).
Preliminarmente è opportuno ricordare che il divieto molid rimane distinto, sebbene alcuni poseqim ritengano che vi sia un legame anche stretto fra i due concetti, dal nolad. La differenza è che quando si parla di molid troviamo un’azione compiuta dall’uomo, quando si parla di nolad non vi è un’azione umana, e quanto generato è vietato in quanto muqtzeh.
Fra i divieti che emergono sono ricordati nei testi di halakhah:
a) generare un fuoco;
b) impregnare un abito con del profumo;
c) squagliare il ghiaccio.
Il motivo del divieto: a) una nuova creazione
Nella ghemarà in massekhet Betzah (33b) è riportato che di Yom Tov è vietato accendere il fuoco per via di molid, e i poseqim riportano il caso del profumo sui vestiti, vietato per il medesimo motivo.
Secondo Rashì, relativamente a questo ultimo caso, il motivo per cui l’azione è vietata è che viene generata una cosa che prima non esisteva, rendendo l’azione simile a quelle proibite di Shabbat e Yom Tov.
Motivo del divieto b) muqtzeh
Secondo il Raavad ed altri il motivo del divieto è un altro, che quanto generato è muqtzeh.
E’ bene ricordare che in generale le regole relative al muqtzeh sono, al contrario di quanto si possa pensare, più rigorose di Yom tov che di Shabbat. Per esempio di Shabbat è permesso trasportare le ossa rimaste dopo aver mangiato la carne (ad esempio per darle al cane, e non per gettarle, che è consentito anche di Yom tov), mentre di Yom tov è proibito in quanto sono considerate una nuova creazione, dal momento che prima di Yom tov erano parte integrante della carne, ed ora sono un’entità separata. La stessa regola vale per le bucce ed i semi della frutta. E’ permesso tuttavia buttare queste cose nell’immondizia. Ugualmente si possono spostare se si ha bisogno di utilizzare il luogo in cui si trovano.
Secondo alcuni poseqim se Yom tov cade di Shabbat, si applicano in questo caso, in quanto più rigorose, anche le regole di Yom tov, secondo altri si applicano le regole di Shabbat.
c) azione che è possibile compiere prima di Yom tov: l’accensione del fuoco
Secondo il Rambam il motivo del divieto di accendere il fuoco è che è possibile compiere l’operazione prima di Yom Tov.
Dello stesso parere il Rashbà, che considera il divieto di origine rabbinica; alcuni ritengono che per il Rambam il divieto derivi dalla Torah, analogamente alle preparazioni del cibo che è possibile effettuare prima di Yom tov.
Alcuni sefarditi (fra cui il Chidà e Rav Ovadiah Yosef) dalle parole del Rambam ricavano che, se una persona non ha acceso il fuoco prima di Yom tov per una causa di forza maggiore, o se lo ha acceso e si è spento, può accenderlo di Yom Tov secondo una logica analoga a quella degli altri preparativi per la preparazione del cibo vietati di Yom Tov.
Altri non sono d’accordo con questa deduzione, e ritengono che anche in caso di forza maggiore sia proibito accendere il fuoco.
Alcuni (Peninè halakhah) scrivono che in caso di particolare necessità, quando non è possibile portare il fuoco dai vicini, si può seguire l’opinione più facilitante, accendendo il fuoco con uno shinnui.
Tuttavia a posteriori è permesso godere di un fuoco che sia stato generato di Yom tov.
Alcuni poseqim ritengono che il motivo per cui di Shabbat e Yom Tov sia vietato accendere la luce sia molid.
Profumo sui vestiti
E’ proibito per molid mettere profumo sui vestiti di Yom Tov. Secondo la maggior parte dei poseqim è possibile metterlo direttamente sulla pelle.
E’ permesso deodorare un locale (ad esempio un bagno) spruzzando del profumo nell’aria.
Altri casi
Alcuni acharonim ritengono che sia vietato mettere dell’acqua nel freezer di Yom Tov per fare del ghiaccio per via del divieto di molid, ma la maggior parte dei poseqim permettono.
Per lo stesso motivo i poseqim vietano di sciogliere della neve, se si necessita di acqua per la netilat yadaim.
E’ proibito utilizzare sapone solido per lavarsi per via del divieto di molid, mentre è permesso utilizzare sapone liquido.