1. E’ necessario recitare cento Berakhot ogni giorno. Di Shabbat e Yom Tov, in cui il numero delle Berakhot della ‘Amidah è ridotto, si sopperisce recitando più Berakhot su cibi e bevande. Nei digiuni si integra in via eccezionale rispondendo Amen alle Berakhot dei chiamati al Sefer, a condizione di aver ascoltato ogni volta l’intera Berakhah dall’inizio alla fine.
2. Ogni Berakhah deve essere recitata con kawwanah e attenzione, facendo udire alle proprie orecchie le parole che si pronunciano. Non si “mangino” le parole. in particolare se ha saltato “H. melekh ha-‘olam” deve ripetere, perché “una Berakhah che sia priva del Nome e dell’affermazione del Suo Regno non è una Berakhah”.
3. Si usi attenzione a non interrompere fra la Berakhah e l’introduzione del cibo in bocca oltre il tempo necessario per pronunciare le parole Shalom ‘Alekha Rabbì con cui si saluta il proprio Maestro (tokh kedè dibbur). Unica eccezione è il Ha-Motzì eseguito dal padrone di casa per tutti i suoi commensali, che può richiedere un tempo superiore. In tal caso egli deve comunque addentare il suo boccone prima di aver effettuato la distribuzione agli altri. E’ necessario anche aver predisposto il sale prima della Berakhah, per non por tempo in mezzo. Analogamente se si è versato da bere e si accorge che il bicchiere è troppo pieno deve “scremare” il superfluo prima della Berakhah anche per un altro motivo: una volta recitata la Berakhah essa si posa su tutta la bevanda che ha nel bicchiere (Shulchan ‘Arukh ha-Rav) e sarebbe disdicevole a quel punto buttarne via una parte. Se la bevanda è molto calda e intende soffiare per raffreddarla prima di bere, lo faccia prima della Berakhah.
4. La Berakhah non può essere recitata da una persona svestita se il cuore “vede” le parti genitali, o a testa scoperta. Occorre aver afferrato il cibo con la mano destra. Non è opportuno afferrare il frutto insieme al coltello che serve a tagliarlo, perché l’azione del ferro contrasta con quella della Berakhah.
5. Chi intende bere da un torrente che scorre recita comunque la Berakhah sebbene l’acqua che introdurrà in bocca non sarà necessariamente quella che aveva di fronte durante la Berakhah, perché la sua intenzione iniziale è sull’acqua che potrà bere al termine di questa. Analogamente, se afferra un frutto dal cesto e gli cade dopo aver detto la Berakhah in modo da non poterlo più mangiare e lo sostituisce con un altro, se hanno la stessa Berakhah e aveva fin dall’inizio l’intenzione di mangiare più di un frutto, non deve ripetere. Lo stesso vale per acqua o vino che gli si siano rovesciati dopo la Berakhah prima che riuscisse a berne. Se invece non intende mangiare o bere oltre dirà Berukh Shem Kevod Malkhutò le’Olam Wa-‘ed per “neutralizzare” la Berakhah già recitata inutilmente. Se cambia idea dovrà ripetere la Berakhah su ciò che mangerà o berrà successivamente, ma è più opportuno per uscire da ogni dubbio ascoltare la nuova Berakhah da altri o recitarla su un frutto diverso dal precedente. Se invece il frutto è caduto mentre stava ancora recitando la Berakhah e non ha superato le parole Barukh Attah H. dirà Lammedeni Chuqqekha: in tal modo trasforma la Berakhah in un versetto dei Tehillim e si salva dalla pronuncia del Nome invano.
6. Se afferra un frutto e dopo aver recitato la Berakhah su di esso ne vede un altro più bello, mangi il primo e non lo sostituisca.
7. Se uno mangia frutta a casa propria l’effetto della Berakhah recitata inizialmente dura finché non si esaurisce l’intenzione di mangiare o bere. Se pertanto ci ripensa in un secondo momento, ovvero gli viene portata dell’altra frutta che all’inizio non aveva in mente, deve tornare a recitare per essa la Berakhah persino se non avesse ancora finito la prima. Se non ha espresso alcuna intenzione si intende esaurita quest’ultima nel momento in cui finisce di mangiare ciò che ha davanti, a meno che non avesse deciso di fare della frutta il suo pasto, nel qual caso non ripete la Berakhah neppure se gli viene portata dell’altra frutta dopo aver finito la precedente, perchè è tutta considerata un unico pasto fintanto che sta seduto a tavola.
8. Se però pur restando a tavola ha sparecchiato e si è messo a fare altro e gli viene poi portata dell’altra frutta sebbene non abbia recitato nel frattempo Berakhah Acharonah sulla prima, deve ripetere la Berakhah iniziale.
9. Così se mentre mangia gli viene portato un altro frutto più pregiato su cui non aveva inizialmente intenzione, deve ripetere la Berakhah. Fin qui se mangia a casa propria. Se invece è ospite di altri non deve mai ripetere la Berakhah neppure per ciò che gli viene offerto in un secondo momento, perchè si presume che l’ospite fin dall’inizio abbia kawwanah per tutto ciò che il padrone di casa gli metterà a disposizione.
11. Se ha preso un frutto la cui Berakhah è Borè Perì ha-Adamah ma ha recitato Barukh Attah H. Eloqenu Melekh ha-‘Olam con l’intenzione di terminare Borè Perì ha-‘Etz e solo in quel momento si avvede e si corregge (o viceversa), non deve ripetere la Berakhah, sebbene l’intenzione iniziale fosse di recitare una Berakhah non appropriata.
12. Anche se ha già recitato la Berakhah errata fino in fondo e si corregge tokh kedè dibbur, non deve ripetere.
13. Se per errore ha recitato Borè Minè Mezonot sul pane, a posteriori è uscito d’obbligo. Analogamente esce d’obbligo a posteriori qualora abbia recitato Borè Minè Mezonot su qualsiasi cibo o bevanda eccetto acqua e sale perchè questi non sono considerati “nutrienti”. In tal caso dirà Barukh Shem… e reciterà She-ha-kol per l’acqua. A priori è necessario informarsi sulla corretta Berakhah da recitarsi ogni volta che si mangia o si beve in maniera da avere l’intenzione richiesta quando si pronuncia il Nome.