Nell’ultima lezione abbiamo visto due opinioni fra i rishonim, quella delle Tosafot e di Ramban, sui danni provocati dall’uomo. Le Tosafot distinguevano fra due tipi di ones, uno simile al furto, l’altro allo smarrimento, mentre secondo Ramban l’uomo se ha danneggiato deve risarcire sempre, ed è esentato solamente se troviamo una responsabilità da parte del danneggiato. Il Rambam nelle Hilkhot chovel umaziq (1,11 – fonte 1) scrive che l’uomo è sempre mu’ad, sia se ha danneggiato involontariamente o volontariamente, sia se è desto o sta dormendo o è ubriaco. Da queste parole possiamo dire che il Rambam ragiona come il Ramban.
Lo Shach (cap. 378,1 – fonte 2) sostiene che sia il Rambam, sia lo Shulchan ‘Arukh non fanno differenza fra i vari tipi di onasin, come scrive il Maghid Mishnèh (Hilkhot chovel umaziq 1,12 – fonte 3), che individua tre casi differenti: a) quando c’è una colpa chi ha danneggiato paga 4 elementi, ma non la vergogna procurata; b) quando non c’è colpa né ones paga il danno ma è esente dalle altre quattro cose; c) per un ones completo i commentatori hanno scritto che è esente e così sosterrà successivamente il Rambam. In quest’ultimo punto pertanto il Rambam sembra seguire la logica delle Tosafot. Ciò risulta ulteriormente da un’altra halakhàh nel Rambam (Hilkhot chovel umaziq 6,4- fonte 4): se una persona stava salendo su una scala ed un piolo si è staccato cadendo e provocando un danno, se non era attaccato bene deve risarcire, ma se era saldo e si è staccato o è marcito è esente perché è qualcosa che arriva dal cielo. Questo caso, per via dell’espressione del Rambam, potrebbe essere eccezionale, perché si potrebbe dire che ciò che viene dal cielo porta ad un’esenzione, ma in ogni caso di ones si è comunque tenuti a pagare. Rambam (Hilkhot Chovel umaziq 1,12 – fonte 5) infatti scrive che una persona che cade dal tetto è tenuta a risarcire sia se è caduto per via di un vento normale, sia per un vento eccezionale, che avremmo potuto considerare un ones completo ed esentarlo dal risarcimento; invece se è caduto per un vento normale dovrà risarcire quattro cose ma non la vergogna procurata, mentre se è un vento eccezionale dovrà pagare il danno, ma non gli altri quattro elementi. Rispetto allo stesso caso il Tur (cap. 378- fonte 6) esenta per la caduta per via di un vento eccezionale.
Nel Tur tuttavia è presente una contraddizione con un altro passo (421,13 – fonte 7) in cui è scritto che se è caduto per via di un vento eccezionale deve risarcire il danno. Alcuni per spiegare la contraddizione dicono che nel secondo caso c’è una colpa nella salita, tale da poter cadere anche per un vento normale, e pertanto, anche se la caduta è dovuta ad un vento eccezionale, si è comunque tenuti a risarcire. Per la halakhàh, come abbiamo visto precedentemente nello Shakh, lo Shulchan Arukh (378,1- fonte 8) ritiene che non vi sia differenza fra gli onasin, e l’uomo che ha danneggiato è sempre tenuto a risarcire. Il Ramà invece crede che esista la distinzione fra ones e ones completo. I poseqim si sono rapportati ampiamente a questi casi. Riportiamo alcuni esempi: 1) il Chawwot Yair parla del caso di una persona la quale, tornata a casa ubriaca, si è dimenticata di spegnere un lume provocando un incendio – in questo caso diciamo che l’uomo è sempre mu’ad e quindi deve risarcire. 2) Rav Zvi Shpiz, dayan a Yerushalaim, è stato interpellato sul caso seguente: una persona, ospite presso una famiglia, durante la notte aveva sete ed ha sciacquato un bicchiere.
La mattina dopo il padrone di casa gli disse che nel bicchiere c’era un diamante, ora andato perduto. Questo caso dipende dalla discussione fra lo Shulchan Arukh ed il Ramà, se obbligare al risarcimento per un ones completo. 3) Il Shut Choshen Aharon studia il caso di una donna incinta che ha sporcato il taxi che la stava portando in ospedale per partorire. Anche questo caso è collegato alla discussione fra lo Shulchan ‘Arukh ed il Ramà. Ma se quando è salita sul taxi già si erano aperte le acque è certamente tenuta a risarcire. 4) Rav Avraham Zvì ha-kohen è stato interpellato su questo caso: Reuven ha acquistato un computer usato, e come avviene di solito ha richiesto alcuni giorni per testarlo, e per questo lo ha consegnato, con l’accordo del venditore, a Shim’on, per effettuare tali prove. Scendendo dall’autobus però il computer gli è caduto e si è rotto. Shim’on è esente dal risarcimento, perché è da considerarsi un custode non retribuito, e non c’è una colpa da parte sua. 5) Se una persona era al tempio ed ha lasciato gli occhiali vicino al proprio posto, o ha lasciato un bicchiere di proprietà del tempio, ed è venuto un altro e si è seduto accanto a lui, rompendo gli occhiali o il bicchiere, il secondo è tenuto a risarcire? (fonte 9)
מקורות
1) אדם מועד לעולם בין שוגג בין מזיד בין ער בין ישן בין שכור
2) דמלשון הרמב”ם והמחבר משמע דאין חילוק וכ”כ הרב המגיד דלהרמב”ם אין חילוק:
3) כל זמן שיש בדבר פשיעה גמורה וזה רוח מצויה אבל הוא שלא בכוונה חייב בארבעה דברים ופטור מן הבושת. לא היה שם פשיעה וג”כ לא נעשה באונס גמור חייב על הנזק ופטור מן השאר וזה רוח שאינה מצויה. באונס גמור כתבו המפרשים ז”ל שהוא פטור וכן יתבאר לפנינו בבבא דהמזיק את חבירו.
4) היה עולה בסולם ונשמטה שליבה מתחתיו ונפלה והזיקה, אם לא היתה מהודקת וחזקה חייב ואם היתה חזקה ומהודקת ונשמטה או שהתליעה הרי זה פטור שזו מכה בידי שמים היא
5) מי שנפל מן הגג ברוח מצויה והזיק חייב בארבעה דברים ופטור מן הבושת, נפל ברוח שאינה מצויה חייב בנזק בלבד ופטור מארבעה דברים
6) ובלבד שלא יהא אנוס כגון אם נפל מן הגג ברוח שאינה מצויה והזיק אבל אם נפל ברוח מצויה והזיק חייב דלאו אנוס הוא
7) נפל מן הגג ברוח מצויה חייב בד’ דברים דשוגג קרוב למזיד הוא דלא היה לו לעלות לגג שאין לו מעקה כיון שיכול ליפול ברוח מצויה ופטור מבושת כיון שלא כיון ואם נתהפך דרך נפילתו כדי שיפול על האדם להנאתו כדי שלא יחבט בקרקע חייב גם על הבושת ואם נפל ברוח שאינה מצויה אינו חייב אלא בנזק:
8) אסור להזיק ממון חבירו. ואם הזיקו, אף על פי שאינו נהנה, חייב לשלם נזק שלם, בין שהיה שוגג בין שהיה אנוס. רמ”א ודווקא שאינו אנוס גמור, כמו שנתבאר