Prima della Cantica del Mare nella Parashat Beshallach è scritto un versetto che ripetiamo tutte le mattine: “E vide Israel la longa manus che H. aveva eseguito in Egitto e credettero in H. e Moshe Suo servo”. A cosa allude? La spiegazione più semplice è data da Rashì: la mano allude alla potenza (ghevurah) di H. nell’aver determinato con segni e prodigi la liberazione dei Figli d’Israele. Ma questa interpretazione comporta un antropomorfismo notevole.
Secondo un’altra spiegazione il riferimento è alla mano di Moshe. Dopo che tutte le dieci piaghe furono richiamate attraverso la verga, in occasione del passaggio del Mar Rosso H. comanda a Moshe di metter da parte il bastone e usare semplicemente la sua mano. Molti ebrei si erano di fatto convinti che Moshe otteneva ciò che ordinava mediante una bacchetta magica. A loro volta gli Egiziani erano convinti che Moshe fosse un mago come loro (R. Bachyè, Klì Yeqàr). Occorreva ristabilire la fede nel fatto che in realtà tutto era voluto dal S.B. Ciò ci insegna a non idolatrare gli strumenti di cui siamo dotati. Essi dipendono da noi e non noi da loro.
La terza spiegazione è la più notevole e ci rimanda agli inizi della schiavitù egiziana. Moshe Rabbenu, lasciato appena nato in una cesta di vimini sul Nilo, fu salvato dalla figlia del Faraone. Di lei dice il versetto: “e inviò la sua ancella che la prese (la cesta)”. Il Midrash rilegge la parola amah (“ancella”) come se fosse ammah (“braccio”) e racconta che la figlia del Faraone tentò di stendere il suo braccio per afferrare la cesta ma non riuscì a raggiungerla. Fu allora che H. fece il miracolo e il suo braccio si allungò. Senza quel miracolo la storia ebraica sarebbe stata completamente diversa: di ciò si resero conto i Figli d’Israele passato il Mar Rosso. Videro la longa manus della figlia del Faraone… Impariamo da lei che i miracoli vanno sollecitati. Dobbiamo stendere il nostro braccio finché possiamo per difendere il nostro ebraismo anche se ci pare una mission impossible. Se il nostro sforzo sarà stato genuino, ancorché vano, provvederà il S.B. Ma diamoci da fare. Parola della figlia del Faraone!