“Ma tovu ohalekha Jaakov mishkenotekha Israel – Come sono belle le tue tende Giacobbe, i tuoi Santuari Israel”
E’ questa una delle maledizioni trasformatasi in benedizione, che Bilam, stregone midianita ingaggiato da Balak, per annientare Israele, rivolge al Popolo.
L’odio di Balak e la forza di Israele sono nella compattezza e nell’unità del Popolo; questa condizione è quella ideale affuinché niente e nessuno possa causarci alcun danno.
A proposito del versetto sopra citato, Rabbì Ovadià Sforno commenta dicendo: “Ohalekha – le tue tende: sono le tue scuole – batté midrash” ; Mishkenotekha – i tuoi santuari: le tue Sinagoghe – batté ha keneset”.
Da dove si impara ciò? A proposito delle tende, nel libro di Bereshit, troviamo descritta la vita giovanile di Giacobbe e di Esaù. Per quanto riguarda Giacobbe è scritto: “Giacobbe era un uomo semplice e sedeva sotto le tende – ohalim“. Il midrash spiega che Giacobbe stava nelle tende per studiare Torà; quindi Ohel è il luogo dove si studia la Torà – il bet ha midrash.
Mishkenotekha – i tuoi santuari – sono i luoghi di culto, i luoghi dove ci si reca per pregare.
Nel libro di Shemot, è scritto: “E facciano per me un Mikdash e abiterò in mezzo a loro”; il termine mishkan da origine a shekhinà – abitazione divina. Ogni luogo dove si recano almeno dieci uomini, la shekhinà risiede in mezzo a loro.
Quindi Bilam rimase affascinato da Israele per due cose: la dedizione allo studio e la partecipazione alla tefillà.
Queste sono le condizioni necessarie per far cambiare nei nostri confronti una maledizione in benedizione.
Shabbat shalom