Sono nato in una piccola Comunità nella quale non vi era più una scuola ebraica. Io ne sentivo un immenso bisogno, così, nella prima metà degli anni ’70, ancora ragazzino e dopo aver trascorso 8 anni in una scuola statale, lasciai la mia casa e i miei genitori e mi trasferii a Roma. Fu per me molto difficile vivere da solo, senza nulla a soli 14 anni in una città grande e sconosciuta, ma avevo ancor più paura di perdere un giorno la mia identità ebraica e sentivo il bisogno di un bet hasèfer ha-yehudì e di un Collegio Rabbinico. Ancora oggi, dopo 50 anni, ringrazio il Signore per la mia scelta. Non vi sarà mai nel mio cuore una cosa più importante di una scuola ebraica.