“Per favore, salvami dalla mano di mio fratello, dalla mano di Esaù…” (32:11). I versi iniziali del brano della Torah di questa settimana, raccontano di come Giacobbe, preso dalla paura di suo fratello Esaù che si stava avvicinando con un esercito di quattrocento uomini, si rivolse a Dio in preghiera, supplicandolo di liberarlo.
Perché Giacobbe prega per avere la protezione divina con l’espressione, apparentemente ripetuta, “dalla mano di mio fratello dalla mano di Esaù”?