Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Cultura ebraica a tutto campo

0 items - €0,00 0

Author page: Rav Adolfo Locci

Haazìnu. La migliore risposta è essere ebrei migliori

La Haftarah è il brano biblico tratto dai Neviim (profeti anteriori e profeti posteriori) che leggiamo di sabato e nelle feste dopo quello della Torah. Quello di questa settimana - secondo il rito sefardita e ashkenazita - è il canto scritto e cantato da Re Davide che si trova nel capitolo 22 del secondo Libro di Samuele che, tra l’altro, leggiamo anche il settimo giorno di Pesach.

Siccome il brano della Torah (parashah di Haazinu) presenta una cantica speciale che Dio fece insegnare da Mosè ai figli d’Israele prima della sua morte, i Saggi gli abbinarono come Haftarah la cantica scritta da Re Davide in cui, il terzo re d’Israele, loda Dio per averlo salvato da tutti i suoi guai. Il commentatore portoghese Don Isac Abravanel (1437-1508), le cui spoglie riposano nel cimitero ebraico di Padova, scrive che il Re Davide elaborò questa cantica in gioventù quando fu afflitto da diversi tormenti, in particolare quando fu perseguitato da Re Saul. Davide compose questi versi poetici, spiega Abravanel, perché fossero le parole che avrebbe cantato ogni volta avesse ricevuto aiuto per superare un periodo di crisi. Le imparò a memoria in modo che diventassero il suo canto di riferimento come espressione di gratitudine al Signore.

Read More