Hezbollah in Vaticano per salutare Bechara Boutros Rai. In fondo non è il “Partito di Dio”?
L’ingresso nel Sacro Collegio del Patriarca maronita Bechara Boutros Rai diventa occasione per ritrovare l’unità nazionale libanese in un momento estremamente delicato per gli equilibri politici e sociali del Paese dei cedri. Rappresentanti di tutte le fazioni e i gruppi politici e religiosi che compongono il mosaico libanese, presenzieranno nei prossimi giorni alle celebrazioni e ai momenti pubblici legati al Concistoro convocato a Roma da Benedetto XVI per la creazione di sei nuovi cardinali. In quell’occasione, anche il capo della Chiesa maronita riceverà dalle mani del Vescovo di Roma la berretta cardinalizia.
Alle celebrazioni e poi agli incontri ufficiali con il Patriarca neo-porporato prenderanno parte più di venti Vescovi libanesi, i Superiori religiosi del Libano insieme ad alti rappresentanti del Patriarcato ortodosso di Antiochia e del Patriarcato armeno. Le istituzioni nazionali saranno presenti al massimo livello, con la partecipazione annunciata del Presidente della repubblica libanese Michel Suleiman.
Nutrita e eloquente la lista dei rappresentanti dei gruppi politici, che intorno al Patriarca neo- porporato accantoneranno temporaneamente le contrapposizioni che segnano l’attuale fase politica libanese. Salvo forfait dell’ultima ora, il Partito delle Falangi sarà rappresentato dall’ex presidente Amin Gemayel.
Invierà un rappresentante personale l’ex Primo ministro sunnita Saad Hariri, che mercoledì scorso ha potuto salutare il Papa in Aula Paolo VI al termine dell’udienza generale. Verranno a Roma in occasione del Concistoro diversi deputati del Movimento Patriottico Libero, il Partito guidato dall’ex generale Michel Aoun. Mentre Suleiman Franjie, leader del movimento Marada, invierà a rappresentarlo un suo figlio.
Secondo informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, anche il partito di Hezbollah sarà presente a Roma nei giorni del Concistoro con un suo rappresentante ufficiale. Si tratta di Ghalib Abu Zeinab, membro dell’ufficio politico del Partito sciita e responsabile delle relazioni con i cristiani. Lo scorso 9 novembre una delegazione di Hezbollah guidata da Sayyed Ibrahim Amin al- Sayyed, Capo dell’ufficio politico dell’organizzazione, si era recata nella sede del Patriarcato maronita per offrire le proprie felicitazioni al Patriarca.
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