Oggi, in data civile di settantuno anni fa (1943), una squadra di fascisti ha incendiato e distrutto la Sinagoga Grande di Padova (ora Museo della PadovaEbraica). La città di Padova possiede questo record italiano, perché solo qui accadde un atto del genere, pensato e attuato da italiani (per accollare la responsabilità di nefandezze ai tedeschi bisogna aspettare l’otto settembre del 43), che imitava quello dei nazisti in Germania o nei paesi da loro occupati.
Oggi, settantasei anni fa (1948) in questa stessa data civile, fu fondato lo Stato d’Israele sulla base della spartizione della Palestina, alla fine del mandato britannico, in due stati uno ebraico e l’altro arabo. Gli stati arabi si rifiutarono di far creare uno stato arabo in Palestina, si coalizzarono per muovere guerra contro l’appena nato Stato d’Israele, illudendosi di una facile vittoria e con la visione immaginata degli ebrei ributtati in mare. Anche alcuni ebrei padovani, Gualtiero Rossi, Marco ed Edgardo Morpurgo combatterono e morirono nelle guerre del 48. Il fondamento di questa storia sta tutto qui, il resto dei 76 anni seguenti in cui Israele si è dovuta difendere e si difende tutt’oggi, è solo commento.
Oggi, 2024, un certo numero di degni eredi di quei fascisti che incendiarono la Sinagoga padovana, dopo aver occupato classi e negato ad altri il diritto di accedere alle proprie lezioni e ai docenti di insegnare, davanti alla seconda università italiana, la 173ma nel mondo, inneggiano con soddisfazione alla morte degli ebrei, richiedendo la cessazione di accordi accademici con le università d’Israele che, tra l’altro, nel ranking mondiale occupano ben altre posizioni di classifica…se ne faranno una ragione!
Quello che è accaduto in questa giornata a Padova, per gli effetti che nel morale provoca in coloro che vivono questa esperienza da vicino, si può ritenere un vero e proprio Pogrom, che insieme a quanto accaduto ieri al lido di Venezia con quella scritta aberrante «Ebrei maledetti vi cercheremo casa per casa in tutto il mondo per sgozzare voi e i vostri bambini», non lascia spazio a nessuna interpretazione che non sia quella del profondo e puro odio antiebraico che adesso può mostrarsi senza più alcuna remora ne falsa retorica.
Chi non riconosce questo o non condanna palesemente tutto questo, vuol dire che la pensa esattamente allo stesso modo pur non dimostrandolo apertamente, “Come i vani idoli, sono coloro che li fabbricano” (Salmi 113:8).
La mozione del senato accademico del’UniPd firmato all’unanimità, che questa becera e infame falsa protesta/pretesto ha generato, ricalca senza sorprese il trend che siamo costretti a vedere in questo periodo. Ne terremo vivida memoria di quanto scritto…
Cosa imparare allora da questo triplice 14 maggio padovano: che confidare nell’altro da noi non produce nulla e la delusione di questa consapevolezza ci ridesti dal torpore di una falsa speranza e ci rammenti che “chi confida nel Signore, la Sua benignità lo circonderà” (Salmi 32:10).
E Israele, e tutto il suo popolo, eccome se “confida nel Signore, Egli è il loro sostegno e il loro difensore” (Salmi 113:9).
Buon compleanno Israele, buona festa dell’indipendenza!!