Yaakòv si presenta al cospetto del padre Itzchàk, divenuto ormai cieco, travestito da ‘Esàv per carpire al fratello le benedizioni a lui destinate. Itzchàk, dopo aver toccato Yaakòv, dice: “La voce è la voce di Yaakòv ma le mani sono quelle di ‘Esàv”. I Maestri del Midràsh insegnano: “Solo se la voce non è quella di Yaakòv si devono temere le mani di ‘Esàv”. La voce di Yaakòv è il bel canto della Tefillà e il profondo studio della Torà.
Domanda: il figlio unico di una coppia di genitori americani non più giovani, decise di andare a studiare in Eretz Israèl in una Yeshivà. Il padre e la madre del ragazzo, non particolarmente osservanti, chiesero al figlio di telefonare loro alla fine dello Shabbàt, quando in America è ancora festa, e di cantare ogni settimana dei canti sabbatici pronunciando qualche parola di Torà in modo che anch’essi potessero vivere l’atmosfera sabbatica. Avevano bisogno di sentire la voce del loro figlio per poter sentire un po’ la festa. Ovviamente i genitori non avrebbero sollevato la cornetta del telefono e si sarebbero limitati ad ascoltare il figlio attraverso la segreteria telefonica. Il giovane chiese ai suoi Maestri se la cosa era fattibile.
Risposta: rispose alla domanda rav Zilbershtàin: “La cosa non è vietata dalla Torà e neppure dai Maestri. Il ragazzo, infatti, non telefonerà di Shabbàt e i genitori non risponderanno alla chiamata ma si limiteranno ad ascoltare la segreteria telefonica. È ovvio che tutto ciò non sia auspicabile e che sarebbe conveniente che i genitori cantassero da soli i canti sabatici, ma se la voce del figlio può aiutare loro a ritrovare un po’ di felicità perduta a causa della solitudine e a far sentire loro maggiormente il clima della festa, la cosa può essere fatta. In alcuni casi si permette, infatti, di essere facilitanti per guarire la tristezza, la depressione o l’abbattimento di una persona. I genitori, però, devono impegnarsi a non alzare mai la cornetta mentre il figlio sta parlando e devono abbassare il volume della segreteria telefonica altrimenti qualche ebreo, sentendo la voce del ragazzo, potrebbe pensare che costui stia telefonando ai propri genitori da Eretz Israel non curandosi della trasgressione fatta fare a loro.
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