In questa Parashà, la Torà ci racconta della morte di Sarà e di Avraham; con modalità diverse, ci viene detto come la vita di queste due persone sia stata completa e integra. Tuttavia, D-o promette a più riprese che avrebbero avuto grande discendenza e tutta la terra di Canaan; eppure alla conclusione della loro vita si ritrovano con solo due figli e senza nemmeno un fazzoletto di terra, al punto che Avraham è costretto a comperarsi una grotta dove seppellire la moglie.
A questo proposito Rav J. Sachs fa notare come nella vita l’importante non sia “arrivare”, bensì “iniziare” e assicurarsi che i nostri figli possano portare avanti il nostro progetto e così i figli dei nostri figli. Avraham non ha avuto figli numerosi, ma ha avuto Isacco. Non ha avuto la terra di Canàan, ma ne ha comprato una piccola parte. Come disse un grande saggio: “Un viaggio di 10.000 miglia inizia con un passo”.