“E tu, comanda ai figli di Israele….”
L’unico accenno alla persona di Moshè, che troviamo nella nostra parashà è soltanto questo: “attà – tu”.
Infatti in tutta la parashà non troviamo mai menzionato il nome di Moshè, cosa mai avvenuta e che mai più avverrà più in tutto il testo della Torà, dal libro di Shemòt a quello di Devarim compreso.
Molti sono i tentativi di spiegazione di questo caso e tutti calzano perfettamente.
Una spiegazione potrebbe essere che tutta la parashà è dedicata ad Aharon ed ai suoi figli.
Anche se Moshè è stato l’uomo più importante della storia del nostro popolo, non per questo la sua figura deve essere sempre in primo piano.
Aharon era suo fratello più vecchio, ma era anche il Sommo Sacerdote. Rappresentava la figura che anche nei tempi futuri sarebbe stata la guida e l’esempio per tutto il popolo, Moshè compreso.
A volte anche i leader, hanno il dovere di fare un passo indietro.
Aharon era il kohen gadol e doveva avere un comportamento esemplare per guidare e rappresentare spiritualmente tutto il popolo.
Quindi, almeno una volta nella vita ci si deve render conto della propria vulnerabilità a vantaggio di qualcun altro.
Shabbat Shalom