Dal Ben Ish Chay, anno I, P. Haazinu
- Quando ci si siede nella Sukkah occorre fare attenzione a non stare sotto un intercapedine (p. es. la lampada, o un piolo di metallo di sostegno), né sotto una fessura d’aria che potrebbe presentarsi fra le stuoie o le frasche.
- Nel costruire la Sukkah occorre erigere le pareti prima di mettere il sekhakh (“tetto” di stuoie o frasche). Nel sekhakh stesso non ci deve essere nulla di atto a ricevere impurità (metallo, utensili, o cibi): pertanto occorre che il legno eventualmente adoperato non presenti degli incavi che lo facciano considerare alla stregua di un recipiente. La frutta usata come decorazione (noy) è cibo: pertanto dovrà essere appesa a meno di 4 Tefachim (32 cm.) dal sekhakh, perché a questa condizione sarà considerata annullata rispetto al sekhakh e non costituirà uno sekhakh passul a se stante. Solo sulla lampada si è facilitanti, perché accostarla troppo al sekhakh potrebbe essere pericoloso.
- La vigilia di Sukkot non è lecito consumare un pasto dopo mezzogiorno, allo scopo di arrivare affamati a compiere la Mitzwah di mangiare la Challah in Sukkah la sera. Ciò è in analogia con la vigilia di Pessach, in previsione della Mitzwah di mangiare la Matzah con appetito (entrambe le feste cominciano il giorno 15 del rispettivo mese e ciò è ritenuto fonte di analogie halakhiche). Peraltro la vigilia di Pessach il divieto decorre soltanto dalla 10^ ora della giornata (dall’alba, circa le 4 del pomeriggio): ciò si spiega con il fatto che durante il Seder si arriva a mangiare la Matzah solo al termine della lettura della Haggadah. A Sukkot invece si mangia in Sukkah appena fa buio e quindi il tempo di digerire il cibo assunto in precedenza deve essere anticipato.
- Il Qiddush si recita quando è notte fatta. La prima sera si recita prima Leshev ba-Sukkah e poi Shehecheyyanu, perché quest’ultima Berakhah si riferisce sia alla festa che alla novità di risiedere nella Sukkah. La seconda sera si inverte l’ordine.
- Ogni volta che si recita il Qiddush, la Berakhah Leshev ba-Sukkah segue immediatamente il Qiddush. Quando il Qiddush non c’è, come nei pasti di Chol ha-Mo’ed, c’è discussione: alcuni usano recitare la Berakhah fra Netilat Yadayim e ha-Motzì e c’è chi usa recitarla dopo ha-Motzì subito prima di mangiare il pane, senza il timore di generare un’interruzione per questo. L’uso di famiglia del Ben Ish Chay è di regolarsi secondo la prima opinione. A priori Leshev ba-Sukkah va sempre recitata stando in piedi, dopodiché ci si siede. Se l’ha dimenticata all’inizio del pasto, è ancora in tempo di recitarla finché sta mangiando. Se è nel dubbio di averla recitata, non la ripete: se vuole recitare la Birkat ha-Mazon e poi ripetere la Netilat Yadayim, Leshev ba-Sukkah e ha-Motzì lo può fare e non cade nel divieto di “provocare la recitazione di una Berakhah non richiesta”.
- Ogni sera della festa, prima di entrare nella Sukkah è bene recitare anche il versetto “Nelle Sukkot risiederete per sette giorni, ogni membro di Israel risiederà nelle Sukkot: affinché i vostri figli sappiano che nelle Sukkot ho fatto risiedere i Figli di Israel allorché li trassi fuori dalla Terra d’Egitto” (Wayqrà 23,42). Da questo stesso versetto impariamo infatti che la spiegazione del significato della Mitzwah è parte integrante della Mitzwah medesima. E’ opportuno studiare in Sukkah la Mishnah, Masseket Sukkah, ogni sera. Anche la Havdalah dovrebbe essere compiuta in Sukkah.
- La Berakhah Leshev ba-Sukkah si recita solo allorché si mangia pane propriamente detto. In questo caso mentre si dice la Berakhah si penserà a tutti i cibi e bevande che si consumeranno e a tutte le altre attività che si eseguiranno in Sukkah fino al pasto successivo. Su crackers, grissini e dolci la cui Berakhah è Mezonot, Leshev ba-Sukkah è oggetto di discussione e pertanto non la si reciterà (ma questi cibi richiedono comunque la Sukkah). Sebbene sia lecito mangiare fuori dalla Sukkah cibi non farinacei, chi è rigoroso con se stesso e non beve fuori dalla Sukkah neanche l’acqua è degno di lode.
- 8, Ogni sera è bene inviare parte del proprio cibo ai poveri. La Sukkah ricorda le “Nubi di Gloria” nel deserto: avendo una sua qedushah non ammette che si tengano al suo interno comportamenti frivoli. Pentole e recipienti di cucina non dovrebbero essere introdotti nella Sukkah se non per l’uso strettamente necessario e una volta svuotati devono essere immediatamente allontanati. Non si lavano stoviglie in Sukkah.
- La frutta appesa in Sukkah come noy non può essere utilizzata per tutta la durata della festa, perché è considerata Muqtzeh. Se cade accidentalmente nel corso di Yom Tov, può essere fatta raccogliere da un bambino che la riporrà in un luogo appartato fino alla fine della festa. In caso di pioggia si permette solo di ritirare tessuti eventualmente appesi alle pareti affinché non si rovinino. A priori è bene non legarli mediante doppi nodi, per non trovarsi a doverli sciogliere durante Yom Tov.
- Un bimbo dovrebbe essere abituato a stare in Sukkah dall’età di 5, massimo 6 anni. E’ opportuno fare in modo che anche le donne, benché esenti dalla Mitzwah, stiano in Sukkah.
- L’ammalato è esente dalla Sukkah anche per un malessere di poco conto, a condizione che effettivamente abbia un beneficio stando fuori dalla Sukkah: se non gli fa differenza, è obbligato. La prima sera di Sukkot, tuttavia, in linea di principio l’obbligo di mangiare un ke.zayit di Challah in Sukkah vale anche per chi si sente poco bene. Altri disagi, come il vento e le zanzare, possono essere a loro volta motivo di esenzione, a condizione che a) siano avvertiti in quanto tali dalla maggioranza degli individui; b) trovino effettivo rimedio uscendo dalla Sukkah. Se le zanzare ci sono anche in casa, l’obbligo della Sukkah persiste.
- La Berakhah ‘Al Netilat Lulav (e così pure Shehecheyyanu il primo giorno) si recita dopo aver preso in mano il Lulav tenendolo in posizione eretta davanti a sè, ma prima di prendere in mano l’Etrog. Occorre aver cura di togliere eventuali guanti o anelli che impediscano di afferrare il Lulav direttamente con le mani nude. Se non ha tolto l’anello la prima volta ripeterà l’agitazione del Lulav una seconda volta, ma senza ridire la Berakhah. Non è lecito mangiare prima di avere eseguito la Mitzwah del Lulav.
- L’agitazione del Lulav va compiuta stando in piedi, in linea di principio anche se si hanno problemi di salute. Il Lulav va preso con la mano destra e l’Etrog con la sinistra anche durante le Haqqafot, tenendolo l’Etrog aderente al Lulav durante i movimenti (ma avendo cura di non premere troppo, per non provocare danni all’Etrog)