Se accendere è in linea di massima permesso, spegnere il fuoco e la luce nonché ridurre la fiamma (mekhabbeh) è proibito, a meno che non intervengano alcune circostanze facilitanti.
E’ permesso abbassare la fiamma di un fornello per evitare che il cibo che vi sta cuocendo bruci. In tal caso la riduzione della fiamma rientra nel tzorekh okhel nefesh. Se però è possibile accendere una nuova fiamma più bassa e trasferirvi la pentola senza intervenire sulla fiamma esistente è preferibile. Alcuni permettono di ridurre la fiamma esistente anche in questo caso (R. Moshe Feinstein).
E’ permesso chiedere a un non ebreo di abbassare o spegnere il fuoco o la luce per qualsiasi scopo di Yom Tov che non sia semplicemente la volontà di risparmiare il combustibile.
E’ proibito spegnere un forno elettrico anche per evitare che il cibo bruci, ma è permesso chiedere a un non ebreo di farlo.
Gram Kibbuy (spegnimento indiretto): E’ lecito immergere una candela nell’acqua per programmarne in anticipo lo spegnimento PRIMAdi accenderla, ma NON una volta che questa è accesa. Analogamente è permesso spegnere una fiamma in forma indiretta (gramà), p.es. mettendo a bollire un pentolino ricolmo d’acqua in modo che trabocchi (a condizione che l’acqua residua venga adoperata, p.es. per una bevanda calda), o mediante l’uso di un dispositivo a molla che PRIMA di accendere il fornello consenta di programmare a monte della fiamma l’erogazione del gas una volta trascorso il tempo necessario per la cottura (Chaggas. Come si è detto, la gramà è invece proibita durante l’accensione).
Timer per le luci (She’on Shabbat): una volta impostato prima della festa, mentre è acceso di Shabbat può essere spostato solo per ritardare lo spegnimento, ma non per anticiparlo; così mentre è spento può essere spostato solo per ritardarne l’accensione, non per anticiparla. Di Yom Tov, invece, mentre è spento può essere spostato anche per anticipare il rispegnimento dopo che si sarà acceso (perché la gramà è proibita solo durante l’accensione).
E’ lecito in fase di spegnimento di una lampada togliere la spina dalla presa in modo che non si riaccenda con il timer, a condizione di compiere l’azione be-shinnuy (p. es. mediante il polso e non con le dita), perché secondo molti la spina è muqtzeh.
Fumare può essere classificato come un piacere (hanaat ha-guf), ma non tutti i Decisori lo considerano comune a tutti (davàr ha-shaweh le-khol nefesh) e pertanto, secondo questa opinione, dovrebbe essere proibito di Yom Tov. Altri invece ritengono che la percentuale dei fumatori sia in realtà tale da considerarlo un’esigenza quotidiana comunemente accettata. Per chi segue la linea più facilitante è lecito accendere di Yom Tov una sigaretta, un sigaro o una pipa da una fiamma già accesa, ma non spegnerla: ci si limiterà ad appoggiarla su una superficie asciutta aspettando che si spenga da sola. Secondo alcuni occorre porre attenzione a non fumarla fino al punto di bruciare la scritta eventualmente presente sul dorso della sigaretta. E’ opportuno aprire il pacchetto delle sigarette prima di Yom Tov: se lo si fosse dimenticato si può aprirlo di Yom Tov procedendo in modo da renderlo inservibile (p.es. tagliandolo per il lato a L). E’ lecito trasportare per la strada un intero pacchetto di sigarette sebbene si abbia intenzione di fumarne solo una parte.