Una delle melakhot proibite di Shabbat è borèr (selezionare). Per non incorrere nella proibizione occorre eseguire la selezione tenendo presenti tutti e tre i criteri seguenti: 1) tolga la parte buona (okhel) dallo scarto (pessòlet) e non viceversa: chi è interessato alla parte buona lo fa infatti per consumo immediato, mentre chi toglie lo scarto lo fa per garantire al prodotto una migliore conservazione e dunque esegue una selezione “professionale”; 2) esegua l’operazione con le mani e non con un utensile; 3) lo faccia in procinto del consumo (non oltre mezz’ora di anticipo).
Perciò nel mangiare il pesce (ma la stessa regola vale per la carne del pollo rispetto all’osso, o per la fetta di anguria rispetto ai semi) occorre stare attenti a non togliere tutta la lisca prima di affrontare la polpa. Si mette in bocca tutto l’insieme e si sputa la lisca, ma è anche lecito tenere ferma la lisca nel piatto mediante la forchetta (che in questo caso è considerata un prolungamento delle dita e non un utensile professionale) mentre si rimuove ogni boccone di polpa per mangiarlo immediatamente.
E’ proibito filtrare la minestra adoperando un mestolo bucato. E’ permesso adoperare un semplice cucchiaio a condizione di raccogliere anche del liquido insieme al solido che si intende rimuovere.
Chi si serve di un barattolo di olive in conserva non può svuotarlo dell’acqua lasciando le olive, ma deve prelevare le olive lasciando indietro l’acqua.
Chi non gradisce un certo ingrediente nel minestrone, nell’insalata mista o nella macedonia deve stare parimenti attento a non isolarlo dal resto in via preliminare. Deve piuttosto consumare il resto lasciando per ultimo nel piatto ciò che non gli piace, a meno che un altro commensale non sia interessato a questo. In questo caso è lecito prelevarlo per darglielo, dal momento che cessa di essere pessòlet e diviene okhel.
E’ proibito togliere un frutto guasto da una fruttiera, ma se nel togliere un frutto buono con l’intenzione di mangiarlo ci si accorge che è guasto, non è stata commessa alcuna trasgressione.
E’ lecito sbucciare la frutta, ma senza ricorrere all’apposito strumento.
E’ permesso spremere il limone con le mani solo su un cibo solido, a condizione che la maggior parte del succo venga assorbito, ma non su un altro liquido, né in un recipiente vuoto. I semi che dovessero cadere nel cibo durante la spremitura non possono essere rimossi prima di averlo mangiato.