- I Chakhamim hanno proibito di alzarsi da tavola dopo aver fatto Ha-Motzì prima di aver detto Birkat ha-Mazon per il rischio di dimenticarsene. E’ permesso alzarsi solo per adempiere una Mitzwah urgente (Mitzwah ‘overet: p.es. partecipare a una Tefillah con Minian). Se tuttavia la persona si è alzata e si è spostata altrove per altri motivi (devar ha-reshut) non è più tenuta a recitare la Berakhah iniziale prima di mangiare nel posto in cui ora si trova e tanto meno una volta tornato alla tavola originaria perché, essendo comunque vincolato a tornare per recitare la Birkat ha-Mazon, si considera tutto una continuazione del medesimo pasto. E’ comunque opportuno in questo caso che lasci accanto alla prima tavola qualcuno in modo che rammenti il suo obbligo. Se però avesse già iniziato il pasto con l’intenzione di continuarlo in altro luogo, ha il permesso di spostarsi perché certamente non dimenticherà la Birkat ha-Mazon e la reciterà nella nuova sede dopo che avrà finito di mangiare.
- Se ha mangiato un ke-zayit di cibo che richieda alla fine Berakhah Acharonah (Mezonot, sette frutti) e/o ha bevuto revi’it di vino, vale la stessa regola del pane, perché per molti Decisori anche la Berakhah Acharonah deve essere recitata dove si è iniziato a mangiare. Se invece si è limitato a mangiare o bere qualcosa su cui si dice Borè Nefashot, quest’ultima Berakhah può essere recitata dovunque. Non essendo vincolato a tornare colui che ha smesso di mangiare e si è trasferito altrove, deve ridire la Berakhah iniziale qualora ricominci a mangiare nella nuova sede perché ciò non può più essere considerato continuazione del pasto precedente neppure se questa fosse la sua intenzione fin dall’inizio. Ciò vale nel caso in cui il trasferimento sia avvenuto da una casa all’altra; ma da una stanza all’altra della stessa casa è tenuto a ripetere la Berakhah solo se non aveva dall’inizio l’intenzione di spostarsi. Se inoltre un luogo è visibile dall’altro non deve ripetere la Berakhah in nessun caso.
- Chi ha mangiato pane o Mezonot è dunque tenuto a priori a tornare a recitare la Berakhah finale nel luogo dove ha iniziato a mangiare, a meno che: a) la distanza nel frattempo coperta non sia tale da determinare un intervallo di 72 minuti: è il tempo stimato per digerire, entro il quale chi si è alzato da tavola è tenuto a recitare la Birkat ha-Mazon; b) abbia dei compagni di viaggio che non siano disposti ad attenderlo.
- Entro 2 metri non è considerato spostamento. Se pertanto qualcosa gli impedisce di tornare a sedersi a tavola nel posto originario potrà recitare la Birkat ha-Mazon su una sedia vicina.
- Spostarsi per un bisogno corporale improvviso durante il pasto non è considerato interruzione. E’ sottinteso che compirà la Netilat Yadayim (senza Berakhah) prima di rimettersi a tavola.
- Spostarsi per pregare non è considerato interruzione, ma è opportuno ripetere la Netilat Yadayim senza Berakhah prima di rimettersi a tavola anche in questo caso.
- Se si mangia frutta in un giardino o frutteto all’aperto è opportuno quando si dice la Berakhah iniziale fare intenzione su tutto ciò che si mangerà fin dall’inizio, per non entrare nel dubbio. Se è recintato, si dovrà comunque ripetere la Berakhah qualora si passi ad un altro giardino, persino se attiguo. Se si è in un parco di cui non si vedono i muri di cinta e si passa a mangiare in altro luogo dello stesso parco occorre ripetere la Berakhah se questo non è visibile almeno parzialmente dal primo dove si è iniziato a mangiare.
- In linea di principio quando si compie l’ultimo lavaggio delle mani (Mayim Acharonim) ovvero si dice Rabbotay Nevarekh tutti i commensali devono smettere di mangiare. La “copertura” del Ha-Motzì per quanto riguarda cibi e bevande viene a cessare e chi desidera ancora mangiare o bere deve recitare ex-novo la Berakhah iniziale relativa.