Se i giornali riportassero la notizia che il ministro della giustizia ha decretato che la legge è una cosa meravigliosa e che per questo ha deciso di dedicare un giorno per festeggiarla, scrivendo poesie e canti per l’occasione e ballando in circolo intorno al Ministero, certamente penseremmo ad una bufala o ci faremmo una risata, pensando che il ministro dovrebbe occuparsi di faccende più serie. Ma se ci ragioniamo, questo è più o meno quello che gli ebrei fanno a Simchat Torah, la gioia della Torah. Certo, almeno in teoria, se si vuole avere un’idea sulla maestà e sulla dignità della legge ci si dovrebbe recare in un tribunale, ma se si vuole avere idea della gioia della legge, si dovrebbe andare in una Sinagoga di Simchat Torah.
Il rotolo della Torah è l’oggetto sacro per antonomasia, tante sono le norme che ne regolano la scrittura e l’uso. E’ quanto ci è più caro al mondo, ispira in noi sentimenti contrastanti, riverenza, gioia, affetto. Se un Sefer Torah è irreparabilmente compromesso, lo seppelliamo piangendo come se fosse un membro della nostra famiglia. Gli Islamici ci chiamano il “popolo del libro”, ma la questione è differente, siamo un popolo per via del libro. La Torah è la nostra costituzione, è la dichiarazione d’amore di D. ad Israele; in essa c’è la nostra storia e le nostre aspirazioni per il futuro. Come diceva Erich Heine, la Torah è la patria mobile dell’ebreo. Il cristianesimo, rapportandosi alla Torah, non ha capito questo amore. Ci accusano di concentrarci sulla lettera, sui particolari, sacrificando in questo modo lo spirito.
Per noi semplicemente non esiste un ambito della vita umana che non possa essere santificato e messo al servizio di D.: mangiare, bere, la vita sessuale, il lavoro, l’economia, l’assistenza sociale, sono parti di un unico discorso. D. non è solo spiritualità, ma anche società. L’ebraismo ci dà l’opportunità di celebrare aspetti della nostra esistenza che ci sembrano scontati. Fra questi c’è la legge. In tanti stati l’istituzione di uno stato di diritto è un lontano miraggio, ma questo vuol dire non avere giustizia, libertà, diritti umani. La legge è una forma non violenta di risoluzione dei conflitti. Per questo per noi la legge è tanto importante, e per questo cerchiamo più possibile di studiarla e approfondirla. Se la legge funziona, abbiamo la possibilità ed il tempo di dedicarci a cose più alte. Se questa fallisce rimangono miseria e paura. Visto che è così ballare con la Torah non è poi tanto sconcertante…