Siamo al termine di una “tripletta” di giorni festivi: Shabbat, in cui abbiamo cominciato la lettura del Sefer Bemidbar e i due giorni di Shavu’ot, in cui abbiamo rivissuto il Mattan Torah. Ciò fa sorgere alcune domande. La Parashat Bemidbar con il censimento dei Figli d’Israel nel deserto e la loro disposizione per tribù si legge sempre nello Shabbat che precede Shavu’ot. I nostri Maestri hanno detto: nimnù we-‘atzerù (“si sono contati e hanno celebrato la festa di ‘Atzeret –altro nome di Shavu’ot”).
Perché? Cosa c’entra il censimento con il Mattan Torah? Seconda domanda: Nella Ghemarà (Yomà 22b) è scritto che è proibito censire i Figli d’Israel. Perché qui invece viene fatto? Terza domanda: La Haftarah che abbiamo letto ieri, primo giorno di Shavu’ot, consisteva nella descrizione della Merkavah, il Carro Divino sostenuto dalle quattro Chayyot (“figure angeliche”), che troviamo nel primo capitolo di Yechezqel. Perché? Cosa c’entra tutto ciò con il Mattan Torah?
La risposta a queste domande è in un Midrash (Bemidbar Rabbà 2,3). Quando H. si rivelò sul Monte Sinai per dare la Torah scesero con Lui ben ventiduemila angeli (cfr. Tehillim 68,18). Un re terreno dispiega grandi forze quando va in guerra, mentre se si tratta di una missione di pace gli basta di solito inviare una piccola delegazione. Al contrario H. va in guerra da solo (Shemot 15,3) mentre quando diede la Torah, che è fonte di pace, portò con sé tutta la sua corte (Sifrè, Beha-‘alotekhà 12,5). Gli angeli si disposero degalim degalim: in modo ordinato attorno al S.B. riferendosi alle rispettive bandiere. Quando i Figli d’Israel li notarono desiderarono per se stessi la medesima cosa: essere disposti attorno all’Arca riferendosi alla bandiera della propria tribù. Gli esseri umani –spiega il No’am Elimelekh- non vogliono essere da meno degli angeli. Anzi, sanno di avere un potenziale superiore legato al fatto di possedere un corpo accanto all’anima.
I Figli d’Israele si avvidero che come il Carro celeste formato dalle quattro Chayyot sostiene il Kissè (“Trono Divino”), così anche il Carro Celeste deve essere sostenuto dal basso, in modo da unire i mondi inferiori con quelli superiori. Dopo aver visto gli angeli allineati con le loro bandiere, i nostri Padri compresero che il mondo inferiore ha a sua volta il potenziale di sostenere il mondo superiore e fargli da Carro. Proprio come gli angeli che fanno da Carro al Trono Divino. Alle quattro Chayyot del mondo superiore corrispondono in basso i quattro elementi (aria, acqua, fuoco, terra) in una prospettiva di elevazione cosmica dal basso verso l’alto, dalla materia verso lo spirito. Dal momento che lo scopo di questo processo non era dunque di esaltare ciò che sta in basso ma al contrario, di mettere la terra al servizio del Cielo, per questo fu autorizzato il censimento delle tribù. Affinché potessero disporsi nel modo più idoneo al compito che le attendeva: fare da Carro a sostegno del mondo superiore. Proprio come gli angeli!
Impareremo da una delle prossime Parashot che ventiduemila è il numero minimo di membri che deve avere il popolo d’Israele affinché la Shekhinah si posi su di noi (Rashì a Bemidbar 10,36). Ventiduemila è il numero che risulta dal censimento dei Leviti. D. previde l’eventualità che tutte le altre tribù potessero dimenticare la Torah. E’ per il merito dei ventiduemila Leviti che H. discese sul Monte Sinai (Midrash Tanchumà, Tzaw 10). Con ventiduemila angeli. Così Egli manifestò il Suo affetto per il popolo d’Israele (Rashì a Tehillim 68,18)!