זכותו יגן עלינו אמן
E questo è ciò che dissero i nostri Maestri di benedetta memoria (Talmud Bavli, Trattato di Baba Metzia 83b), riguardo al versetto (Salmi 104, 20) “Hai calato l’oscurità ed è scesa la notte” che si tratta di questo mondo che assomiglia alla notte.
E renditi conto di quanto sia meraviglioso questo vero insegnamento per chi lo esamina attentamente per capirlo! Difatti, l’oscurità della notte può indurre l’occhio umano in due tipi di errore: può coprire l’occhio al punto che non vedrà niente di ciò che ha davanti; oppure può ingannarlo al punto da fargli scambiare una figura umana con un palo o viceversa.
Allo stesso modo, la materialità e la fisicità di questo mondo sono come il buio della notte per l’occhio della ragione, e sono ciò che lo inducono in due errori.
Il primo è quello che non gli consente di vedere gli ostacoli presenti nelle strade del mondo, sicché gli stolti procedono baldanzosi e poi cadono e si perdono, senza nemmeno avere il tempo di spaventarsi. Ed è questo il senso del verso (Proverbi 4, 19) “Il cammino dei malvagi è buio, non sanno cosa li fa inciampare”; ed è detto inoltre (Proverbi 22, 3) “il furbo vede il male e si nasconde, mentre i dissennati continuano e vengono puniti”; e poi dice (Proverbi 14, 16) “lo stolto avanza con furore e si crede al sicuro”. Ciò accade perché il loro cuore è pienamente sicuro e cadono prima ancora di scorgere l’ostacolo.
Il secondo errore è peggiore del primo: la loro visione li inganna al punto che vedono il male come se fosse un bene, e inversamente scambiano il bene per il male. E in questo modo si intestardiscono e conservano la loro pessima condotta.
Poiché non soltanto manca loro la visione autentica per distinguere il male che si trova davanti ai loro occhi, ma addirittura credono di vedere prove definitive e dimostrazioni convincenti per le loro pessime convinzioni e le loro ingannevoli opinioni.
E questo è il grave malanno che li avvolge e li conduce alla scomparsa definitiva. E questo è ciò che disse il versetto (Isaia 6,10) “il cuore di questo popolo sia rivestito di grasso, le sue orecchie assordate e i suoi occhi ricoperti…” e tutto ciò perché erano avvolti dall’oscurità e sottomessi al dominio del loro Yetzer, l’istinto malvagio.
(Mesillat Yesharim 3:6)