Candidatura Sharon Nizza: La lettera strettamente personale del Presidente dell’Irgun Olè Italia, l’organizzazione che rappresenta gli italiani in Israele.
Leggo solo ora l’appello diramato da alcuni italiani residenti in Israele. Ne avevo sentito parlare e me ne erano arrivati da varie fonti alcuni stralci ma solo grazie a Kolot ho potuto leggere il testo integrale. Credo che sia importante chiarire che l’appello diramato rispecchia le posizioni dei firmatari ma non l’opinione di tutti gli italkim
La Comunita` ebraica italiana in Israele conta piu` di diecimila persone ed e` ovvio che , come in tutte le societa` democratiche, le idee siano molteplici e diverse. Nel loro attacco diretto alla Nizza i firmatari dell’appello non hanno tenuto conto delle seguenti considerazioni.
1) Gli italiani all’estero votano per i candidati che si presentano all’interno della loro circoscrizione di appartenenza . A differenza degli italiani in italia , ebrei e non, che nel loro voto esprimono o dovrebbero esprimere la loro preferenza, votando secondo coscienza ,al fine di eleggere la composizione dirigenziale che meglio servira` a loro avviso gli interessi , in senso lato, del Paese , gli italiani all’estero hanno il “previlegio ” di votare per promuovere quei candidati che a loro avviso meglio cureranno i loro interessi settoriali, regionali e circoscrizionali.
Questo distinguo e` importante perche` sottolinea quanto la persona e` piu` importante della lista , quanto la fiducia espressa con il voto e` data al programma , all’esperienza, alla storia personale, ai modi di agire comprovati e coerenti negli anni del candidato e la lista in cui esso si presenta e` irrilevante o quasi.
Il voto dell’italiano all’estero dovrebbe essere offerto a chi possa al meglio comprendere e favorire gli interessi precipui dei residenti nella circoscrizione medesima… e questo indipendentemente dal partito con cui il medesimo candidato si propone.
La Nizza risponde a queste caratteristiche. La lista, in questa chiave di lettura , e` quindi solo un canale e non un fine politico ultimo
2) gli italiani all’estero hanno inoltre un altro interesse : quello di dimostrare con i numeri , pertanto esprimendo il loro voto e convincendo gli altri a farlo , che la loro circoscrizione e` una circoscrizione che ha una rilevanza ed importanza elettorale . questo ovviamente per poter mettere sul piatto della bilancia ,quando e dove servisse, il peso della propria soddisfazione o insoddisfazione in termini di potenziali voti, unica moneta spendibile dal cittadino per poter vedere promossi i propri interessi.
Questo tipo di polemiche , pur essendo comprensibile all’interno del poliedrico dialogo democratico che caratterizza tutte le societa democraticamente sane , allontana il raggiungimento di questo obiettivo, che e` totalmente trasversale ed indipendente dalle posizioni politiche di ogni singolo votante.
Mentre in un certo qual modo comprendo , pur non condividendole, le motivazioni dei firmatari, mi risulta totalmente incomprensibile l’eco, gli interventi da Israele e le prese di posizioni sulla stampa ebraica italiana da parte di piu` o meno discutibili opinionisti .
Mi aspettavo una condotta piu` equilibrata vuoi dagli autori dei pezzi vuoi dalla redazione e con piacere leggo che oggi , dopo la replica dovuta della Nizza, finalmente e` stata messa la parola fine a cio` che non sarebbe dovuto nemmeno iniziare.
3) Gli italiani all’estero in generale, e gli italiani in israele non meno degli altri , ricevono ed ossequiano nelle loro istituzioni locali ,politici italiani la cui cristallinita , coerenza politica , posizioni antirazziste ed antisioniste e storia personale e` quanto meno dubbia. Questo per un giusto rispetto verso le istituzioni , ma non raramente in barba al rispetto dei saldi ed ebraici principi del “non dimenticare” e del “guardati dai potenti” .
Non mi e` sembrato , anche in recenti episodi degli ultimi anni, di aver letto appelli o lettere in questo senso da parte della maggior parte dei firmatari dell’appello presente , anche in occasioni di visite illustri anche se decisamente discutibili .
Quest’ultima considerazione mi fa sorgere il ragionevole dubbio che l’attacco alla Nizza sia personale ,e mal mimetizzato in una rada selva di istanze di pretesa mancanza di “legittimita` ebraica” nello schierarsi con un partito o un’altro.
Vito Anav – Gerusalemme