Milano, 25 gennaio – `Visto da lontano, Arpad Weisz non e` alto e non e` basso. Non e` bello e non e` brutto. E’ un uomo normale`. Chi e` stato Arpad Weisz? E per quale motivo uno dei grandi personaggi degli Anni 30 e` caduto nell’oblio, al punto da non conoscerne, oggi, neanche il nome? Perche` il calcio ha rimosso con vergogna il ricordo del piu` grande allenatore della sua epoca? Da queste domande nasce e si sviluppa il viaggio-inchiesta alla scoperta del trainer che ha vinto lo scudetto con l’Inter nel 1929-30 – il primo della Serie A come la conosciamo ora – e di altri tre titoli nazionali col grande Bologna. Oltre al Trofeo delle Esposizioni, la Champions League dell’epoca, conquistato contro i maestri del Chelsea.
Il libro di Matteo Marani, dal titolo `Dallo scudetto ad Auschwitz`, scritto con stile fluido e incisivo, punto d’incontro tra romanzo e dossier giornalistico, ricostruisce le tappe attraverso documenti ufficiali e testimonianze private, compresa una collezione originale di lettere recuperate dall’autore. Si tratta del maggiore caso, almeno in Italia, di connubio tra calcio e Shoah.
Matteo Marani, 36 anni, giornalista professionista, lavora al Guerin Sportivo, collaboratore di Quelli che il calcio, tiene corsi di giornalismo sportivo all’Universita` di Bologna e allo Iulm di Milano. Laureato in storia contemporanea, unisce la passione dello sport come fenomeno sociale allo studio dei grandi fatti del secolo.
http://www.datasport.it/leggi.aspx?id=4225279