“E Yaakòv arrivò integro…” (Bereshìt 33, 18). Il Gaòn Rabbì Moshè Sofer di Presburg, conosciuto come Chatam Sofèr, commenta la parola shalèm – integro – seguendo il sistema interpretativo del notarikon (sistema in cui le lettere di una parola vengono utilizzate come iniziali di altre parole). La parola shalèm – è composta da 3 lettere shin, lamed e mem, iniziali queste delle parole shem – nome, lashòn – linguaggio, malbùsh – indumenti. Ciò sta a significare che Yaakòv, nonostante abbia vissuto lontano dalla casa paterna in mezzo a gente idolatra, è rimasto integro shalèm grazie al fatto di aver mantenuto in modo attento questi principi che lo hanno distinto dagli altri popoli e che non lo hanno portato ad assimilarsi a loro.