“Se la sua offerta è un’olà…” (Shemòt 1, 3). Si domandano i Maestri riguardo a questo verso: Per quale motivo la Torà, che in questa parashà dà le indicazioni sui Korbanòt – sacrifici, esordisca con il Korbàn olà – l’olocausto? Risponde a questa domanda Rabbenu Bachaye ben Asher nel suo commento alla Torà: I nostri Maestri hanno detto in Vayikrà Rabbà, che il sacrificio “di olà” non viene -ad espiare- se non i pensieri cattivi e viziosi. E visto che, nella realtà della vita, in linea di massima, il pensiero precede l’azione, ha stabilito la Torà nelle regole dei sacrifici che il korbàn olà – l’olocausto, preceda tutti gli altri tipi di korbanòt – sacrifici che servono per espiare le cattive azioni o per ringraziamento a Dio.