“Sara vide che il figlio di Hagàr l’egiziana … derideva Itzhak” (Bereshìt 21, 9). Il grande commentatore Rabbì Shelomò Itzhakì, conosciuto con il suo acronimo Rashì, commenta la parola metzachèk – derideva – sottolineando ch’egli era degenerato praticando l’idolatria e compiendo azioni gravi come i rapporti illeciti e l’omicidio. Il Ba’al Hidushè ‘Arim ci spiega che queste tre trasgressioni sono considerate dalla Torà stessa tra le più gravi, e che per un malvagio che è abituato continuamente a compierle queste sono considerate come un gioco, che lo porta a ridere.