La vita di Abramo è tutta un andirivieni:
Lekh lekhà all’inizio della sua nuova vita, per intraprendere un percorso voluto da D-o; Lekh lekhà dopo che gli era nato quel figlio che, insieme a Sara, aveva tanto desiderato e che ora gli viene richiesto come offerta sacrificale.
I maestri della mishnà, ci insegnano che “Avraham fu sottoposto da D-o a dieci prove” (Pirké avot cap.4 mishnà 5).
La prima prova inizia con le parole “Lekh lekhà”; l’ultima prova inizia con le parole “Lekh lekhà”.
Essi spiegano dicendo che, con il primo Lekh lekhà, il Signore chiede ad Abramo di rinunciare al suo passato:
“Va via per il tuo bene dalla tua nazione, dalla tua città di nascita, dalla casa di tuo padre” tutte cose che lo tenevano legato alla sua origine.
Con l’ultimo Lekh lekhà, il Signore gli chiede di rinunciare al suo futuro:
Offrire Isacco in sacrificio; ossia quello che sarebbe stato l’inizio della sua discendenza.
Avraham supera brillantemente tutte le dieci prove; per questo sarà meritevole di una discendenza numerosa come le stelle del firmamento.
Shabbat Shalom