Qui Roma – Consiglio dell’Unione, approvate le modifiche statutarie
Completate e approvate dal Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane che si è tenuto nelle scorse ore le modifiche dello Statuto dell’Unione. Il documento viene ora depositato, nella sua versione aggiornata, al ministero degli Interni.
Nel corso dell’ultima riunione del Consiglio UCEI, tenutasi a Roma la domenica 13 marzo, è stato infatti approvato l’aggiornamento delle norme statutarie che regolano il funzionamento delle istituzioni dell’ebraismo italiano. Diversi gli ambiti delle modifiche votate a larga maggioranza dal Consiglio, tra cui quelli in materia di elezioni, con la revisione del regolamento elettorale. Tra le norme introdotte, un meccanismo finalizzato a gestire eventuali dimissioni da parte di Consiglieri dal Consiglio stesso: alla loro sostituzione si procederà con la nomina dei primi tra i non eletti e, quando ciò non fosse possibile, sarà il Consiglio a cooptare i nuovi membri, previo parere delle Comunità di appartenenza. Altro elemento introdotto e legato alle elezioni UCEI, l’obbligo per chi si candida al Consiglio di essere iscritto alla Comunità che vuole rappresentare. Novità anche per i rabbini delegati a rappresentare l’Assemblea rabbinica all’interno dell’Unione: spetterà all’Assemblea rabbinica italiana proporre una rosa di cinque candidati e sarà poi il Consiglio a scegliere, tra questi, tre rappresentanti.
“Sulla base dell’esperienza sono stati adottati alcuni cambiamenti e delle correzioni, spiega il Consigliere UCEI Giorgio Sacerdoti, che ha condotto la Commissione Statuto cui era affidata l’analisi delle norme – dopo il deposito, la nuova versione del testo verrà consegnata alle Comunità”.
Rimane invece fuori dall’attuale aggiornamento la parte dello Statuto dedicata al rapporto tra i rabbini capo e le Comunità. Su questa materia, che riguarda gli articoli 29 e 30 del testo, sta lavorando congiuntamente una Commissione composta da rappresentanti del Consiglio dell’Unione e dell’Assemblea dei rabbini d’Italia (Ari) con lo scopo di arrivare a una stesura concordata di eventuali nuove norme. La questione è stata dibattuta, in un confronto vivace e sereno, nel corso della riunione a Roma.
Dopo un’ampia relazione del presidente dell’Unione Renzo Gattegna che ha ribadito come ogni soluzione, come la ricerca di strumenti di tutela e di regolazione dei rapporti, debba scaturire da decisioni concordate, hanno preso la parole anche il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, che ha sottolineato la posizione del rabbinato, e il responsabile della Commissione che si occupa della revisione dei due articoli, il Consigliere dell’Unione Dario Bedarida. Tutti gli intervenuti hanno sottolineato la necessità di tutelare da una parte l’autonomia del mandato rabbinico e dall’altra le esigenze espresse dalle Comunità. Una volta definito un accordo, nelle speranze dei partecipanti dovrebbe avvenire in tempi brevi, saranno gli stessi Consigli dell’Unione e dell’Ari a recepire o a respingere la soluzione identificata.
Altro tema dibattuto, quello legato alla possibilità del pubblico di assistere ai lavori del Consiglio. Per garantire la massima trasparenza, agli iscritti è confermata la possibilità di annunciare la propria presenza come osservatori alle riunioni. Il Consiglio potrebbe in ogni caso decidere di procedere a porte chiuse là dove se ne verificasse l’esigenza.
A proposito della diffusione attraverso mezzi elettronici di comunicazione di massa e dei social network dei lavori di Consiglio mentre questi sono ancora in corso, durante la riunione si è discusso se fosse necessario inibirne la possibilità ai presenti. Su questo punto è stata presentata una mozione volta a impedirne l’utilizzo. Ma l’ipotesi non ha raccolto la maggioranza dei consensi e non è stata approvata per un voto di differenza.
Il Consiglio è infine passato a trattare del tema del futuro e della progettualità delle organizzazioni ebraiche per i giovani. Il rav Roberto Della Rocca ha svolto una relazione invitando tutti a partecipare a due prossimi appuntamenti di primavera dedicati a questo argomento ed è nata anche una vivace discussione. Il rav ha riferito, tra l’altro, dell’appuntamento che potrebbe svolgersi in aprile e cui parteciperanno tutti i rappresentanti delle associazioni giovanili per fare il punto anche sulla ricerca condotta dal sociologo Enzo Campelli sull’ebraismo italiano e analizzarne gli effetti.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
(14 marzo 2016)