Ilaria Ester Ramazzotti
Sarà il volto del matematico Alan Turing a comparire sulla nuova banconota da 50 sterline, che entrerà in circolazione dal 2021, sul lato opposto a quello che ritrae la regina Elisabetta II. Lo ha annunciato lo scorso 15 luglio il governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney, sottolineando che “Alan Turing fu uno straordinario matematico, il cui lavoro ha avuto un enorme impatto sul modo in cui viviamo oggi. Come padre della scienza informatica e dell’intelligenza artificiale, e come eroe di guerra, il contributo di Alan Turing fu fondamentale. Turing è un gigante sulle cui spalle oggi si trovano in molti”.
Uno dei padri dell’informatica
Nato a Londra nel 1912, fu un mediocre scolaro da ragazzo ma nel corso della sua vita diventò uno dei più noti matematici del XX secolo, oltre che logico, crittografo e filosofo. Precursore dell’intelligenza artificiale, è considerato uno dei padri dell’informatica. Al suo nome viene associata la formalizzazione dei concetti di algoritmo e di calcolo con l’uso della ‘macchina Turing’, antenato del moderno computer.
Svelò il codice Enigma dei nazisti
Ma è per la sua collaborazione con l’intelligence britannica durante la seconda guerra mondiale che Turing verrà ricordato come il grande crittografo in grado di decifrare i messaggi criptati dei nazisti. A Bletchley Park, il principale centro di crittoanalisi del Regno Unito, riuscì con la squadra di crittoanalisti a decriptare le comunicazioni in codice che i tedeschi si scambiavano con la macchina Enigma. Seppur già decifrata da un gruppo di matematici polacchi negli anni Trenta, la squadra di Turing riuscì a ideare una serie di tecniche per violare i cifrari di Enigma con specifiche macchine elettroniche.
Dimenticato e riabilitato tradivamente
Se il suo lavoro a Bletchley Park restò coperto da assoluto silenzio almeno fino agli anni Settanta, è solo nel 2012 che viene formalmente premiato, con un francobollo commemorativo della Royal Mail. Ma il segreto militare non fu l’unica causa della sua esclusione e dimenticanza. Nel 1952, Turing fu arrestato dalla polizia inglese per omosessualità e costretto a scegliere fra il carcere o la castrazione chimica, alla quale alla fine acconsentì per evitare la detenzione. Turing, due anni dopo, morì per avvelenamento da cianuro di potassio nella sua casa di Manchester. Il caso fu chiuso come suicidio e il suo corpo cremato.
Solo nel 2009 in governo del Regno Unito ha emesso una dichiarazione di scuse ufficiali, formulata dal primo ministro dell’epoca, Gordon Brown, per il trattamento omofobo subito da Turing. Nel 2012 è stato invece lanciato un appello su Internet per la sua riabilitazione e una lettera aperta, a firma di un gruppo di scienziati, è stata inviata all’allora Primo Ministro britannico David Cameron. L’anno successivo la regina Elisabetta II ha elargito la grazia postuma per Alan Turing.