Sanguinosa faida interna allo schieramento dei sostenitori d’Israele “senza se e senza ma”. Angelo Pezzana, figura storica del movimento per i diritti dei gay e direttore della testata web Informazione Corretta, chiude i conti con Giulio Meotti, per aver osato scrivere sul Foglio di un bizzarro cacciatore americano anti-gay. Pezzana infatti in un velenoso editoriale dichiara che d’ora in poi Informazione Corretta censurerà ogni intervento di Meotti, anche se pro-Israele. Qui sotto trovate invece l’intervento di un Consigliere della Comunità Ebraica di Torino contro la censura operata da Pezzana nei confronti di Meotti.
Emanuel Segre Amar
La lettura di IC di oggi segna una rottura da tempo preparata, ma che più riprovevole non potrebbe essere. I principi della democrazia, e, in particolare di quella di Israele, permettono a ciascuno di noi di esprimere il proprio pensiero. La democrazia non autorizza nessuno a proibire ad altri di esporlo in modo civile. Non é sicuramente, questa di IC, la realtà israeliana, quella realtà che ha permesso agli ebrei di forgiare quel paese che, in 70 anni, é diventato una nazione all’avanguardia che tutti noi amiamo. Nessuno, in Israele, ha il diritto di imporre il proprio pensiero agli altri. Questa é, piuttosto, la posizione dei fondamentalisti islamici.
Il lettore attento si é già accorto, negli ultimi mesi, che IC aveva smesso di pubblicare i sempre interessanti e coraggiosi articoli scritti da Giulio Meotti per Ynet; scelta che il direttore di IC era libero di fare, pur se di sicuro non agiva nell’interesse del lettore. Ma scrivere che Meotti ha finito con l’inquinare il suo amore sincero per Israele significa arrogarsi un diritto di sicuro non unanimemente condiviso, nemmeno tra i collaboratori e i lettori della rubrica (é sufficiente fare qualche rapida telefonata per accorgersene).
Chi può arrogarsi questo diritto, soprattutto dopo che Meotti ha pubblicato un articolo che NULLA HA A CHE VEDERE CON ISRAELE? É fin troppo facile riprendere le parole di Giulio Meotti e rivoltarle adesso contro il direttore di IC che, nella sua lunga carriera, ha già estromesso tanti validissimi collaboratori, sinceramente amici di Israele (potrei farne qui una lunga lista): “siamo delusi che Meotti sia stato messo in mezzo a questa bufera per aver espresso la sua convinzione, il che é un diritto protetto dalla Costituzione”.
Mettere a tacere le opinioni che possono contraddire le proprie verità é una pratica che non si addice a chi pretende di sostenere Israele; é piuttosto la pratica dei bolscevichi, dei fascisti, degli integralisti di altre fedi che nulla hanno a che fare con l’ebraismo. Non si può essere amici di Israele e odiare l’ebraismo (e lo dice un ebreo laico, non certo integralista, ma un ebreo che rispetta tutte le diverse realtà israeliane, purché si esprimano con la doverosa civiltà). I valori dell’Israele di oggi si basano su valori che hanno una storia lunga 3500 anni, e chi qui li rinnega si mette fuori da quella ristretta cerchia degli amici di Israele, dalla quale lui solo crede di poter estromettere chi é profondamente, sinceramente, culturalmente amico di Israele.
Grazie, amico Giulio Meotti, amico mio e amico di Israele.
1 Comments