Ha ottenuto il 48% dei consensi con la lista Per Israele: «Felice per la fiducia ci occuperemo delle fasce più deboli e dell’educazione ebraica»
Ariela Piattelli
Con il 48% dei consensi, la lista «Per Israele» guidata dalla presidente Ruth Dureghello si conferma la più votata alle elezioni delle Comunità Ebraica di Roma. In una competizione elettorale che vedeva ben 6 liste candidate, quella della Dureghello raggiunge la maggioranza assoluta in Consiglio, grazie al premio di maggioranza, scattato dopo 45% delle preferenze. «Four more years», scrive ringraziando i suoi elettori su Facebook la presidente, riconfermata alla guida della Comunità ebraica più numerosa di Italia per i prossimi 4 anni.
«E’ una grande soddisfazione il riconoscimento del risultato di questi ultimi quattro anni. – commenta Dureghello – Sono felice per la fiducia che gli elettori hanno rinnovato a me e alla mia squadra. Continueremo a rappresentare la Comunità ebraica più antica d’Europa con orgoglio e impegno. Come promesso in campagna elettorale ci occuperemo delle fasce più deboli e dell’educazione ebraica. Vogliamo continuare ad essere con i nostri valori un punto di riferimento per questa città e per questo Paese».
Gli ebrei romani sono andati alle urne domenica 16 giugno, in lizza 136 candidati per 6 liste. Oltre a Per Israele, la lista Menorah con candidato presidente David Barda, schieramento già presente nel precedente governo di coalizione, Dor Va Dor (in ebraico «Di generazione in generazione»), espressione dell’ebraismo libico a Roma, il nuovo gruppo che puntava nel suo programma a volontariato e al culto. Poi la lista Binah is Real, con la candidata presidente Daniela Pavoncello, e infine le nuove «Maghen David», guidata dall’assessore uscente al culto Marco Sed ed «Ebrei per Roma» di Giorgio Heller.
(La Stampa, 17 giugno 2019)
SHALOM: Grande successo personale e politico per Ruth Dureghello
Con l’avanzare dello scrutinio – terminato ieri a notte inoltrata – si è andato via via definendo uno straordinario successo personale e politico per Ruth Dureghello che ha trascinato la sua lista ‘Per Israele’ ad un risultato storico con il 48.5% dei consensi. Ottiene quindi il premio di maggioranza (avendo superato la soglia del 45%) che garantisce la governabilità – consentendogli di avere 14 consiglieri su 27 – senza, necessariamente, cercare accordi o aprire tavoli di trattativa con le altre liste. Si è trattato per Dureghello di un vero e proprio plebiscito con il quale l’elettore ha voluto riconfermargli la fiducia e l’apprezzamento per la linea politica e gestionale adottata in questi quattro anni.
Il successo di Dureghello e della sua lista erano tutt’altro che scontati alla vigilia del voto. Quattro anni fa la lista ‘Per Israele’, sempre guidata dalla Dureghello, non aveva infatti ottenuto il premio di maggioranza e tale obiettivo appariva ancora più arduo in questa tornata elettorale, in cui le liste presentate erano passate da quattro a sei e il numero dei candidati era cresciuto a 135. Quindi ci si aspettava una frammentazione del consenso, anche per la presenza – oltre a liste storiche come Menorah e Binah –di liste molto radicate sul terrotorio e nel sociale come Maghen David, ma soprattutto per la presenza di due nuove aggregazioni elettorali, Dor va Dor e Ebrei per Roma, che sembravano (con una certa loro carica di novità e di volontà di cambiamento) in grado di sottrarre consensi e di portare al voto nuovi elettori. Ma così non è stato.
I 3.510 votanti (il 34.9% dei 10.044 aventi diritto al voto) hanno così espresso il loro voto:
alla lista ‘Per Israele’ è andato il 48.5% dei consensi (1.665 preferenze);
alla lista ‘Ebrei per Roma’ il 6.24% (214 preferenze);
alla lista ‘Dor va Dor’ il 14.3% (494 preferenze);
alla lista ‘Menorah’ il 15.8% (543 preferenze);
alla lista ‘Binah is Real’ il 10.6% (367 preferenze);
alla lista ‘Maghen David’ il 4.3% (149 preferenze).
Il nuovo Consiglio – che si riunirà tra dieci giorni, come a norma di Statuto – è così composto:
Ruth Dureghello, presidente.
Per la lista ‘Per Israele’: Piero Bonfiglioli (580 preferenze); Antonio Tony Spizzichino (579), Ruben Della Rocca (554), Daniela Debach (546), Alberto Ouazana (538), Giordana Moscati (475), Daniel Di Porto Petaccumme (468), Daniel Funaro (460), Massimo Finzi (414), Edoardo Amati (359), Uri Bahbout (297), AngeloSed ‘Avvocato’ (294), Roberto Di Porto ‘Biondo’ (279).
Per la lista ‘Ebrei per Roma’: Giorgio Heller (capolista) e Manuela Di Porto (131).
Per la lista ‘Dor va Dor’: Benedetto Alessandro Sermoneta (capolista), Isaac Tesciuba (304), Alessandro Alex Luzon (269), Rafafele Raffino Rubin (259).
Per la lista ‘Menorah: Ilan David Barda (capolista), Livia Ottolenghi (270), Massimilliano Boni (221), Emanuele Pace (190).
Per la lista Binah is Real’: Daniela Pavoncello (capolista), Daniel Federico Coen (230), Claudia Fellus (180).
La lista ‘Maghen David’ non avendo superato la soglia di sbarramento del 5% non riesce ad eleggere nessun candidato.