Kolot ha pubblicato venerdì un articolo di Ugo Tramballi (CLICCA QUI) che ha stupito qualcuno e indignato molti. Ecco qualche reazione da Facebook e pervenuta via mail.
Caro David, quel che hai pubblicato non è un bell’articolo, è un esempio da manuale dell’antisemitismo (magari inconscio, ma non lo so) e dell’ipocrisia della stampa italiana. Cominciamo dall’inizio: Bibi Netanyahu “autoinvitato” a Parigi “per fare campagna elettorale”? Se in Austria fossero stati ammazzati quattro italiani, avrebbe osato l’Austria non invitare Renzi? E se ci fosse andato comunque, avremmo detto che l’avrebbe fatto per campagna elettorale e per rispetto al suolo? E chi ha offeso chi, Hollande a non volere Netanyahu, o Netanyahu a volere comunque riaffermare che gli ebrei sono le vittime principali del terrororismo?
E’ più civile la Francia di Israele? La Francia che non riesce (o non vuole) fermare l’antisemitismo, la Francia delle 400 e rotte aggressioni antisemiti dell’ultimo mese, la Francia che ha rastrellato i suoi ebrei per i nazisti, la Francia del Caso Dreyfus? Non è pregiudizio antisemita anche solo pensare una cosa del genere?
E quale giornalista onesto che si occupi di Israele (Tramballi è la seconda cosa, ho forti dubbi sulla sua onestà intellettuale) potrebbe dire che Netanyahu vuole instaurare uno stato “etnico-fondamentalista nel quale il 20% della popolazione, gli arabi, saranno cittadini senza o con meno diritti”. E’ una descrizione onesta del programma del Likud o dello Stato di Israele questa? Assolutamente no, è pregiudizio antisraeliano e in definitiva antisemita.
E’ corretto negare che la sicurezza per il popolo ebraico sia in Israele, soprattutto da parte di chi difende a spada tratta il palestinismo, che è la causa dell’insicurezza in Israele? Certo, se fai aliyà devi fare il servizio militare, ma quello è il modo di prendere il mano la tua sicurezza. A parte che se facessimo il conto dei morti e dei feriti in Francia in rapporto alla popolazione, anche sul piano statistico non c’è confronto.
Sono abituato a leggere Tranballi come uno dei peggiori giornalisti sul Medio Oriente, un nemico di Israele paragonabile a chi scrive sul Manifesto o scriveva sull’Unità di queste cose. Che tu lo sdogani e lo legittimi, rimproverandogli solo di scegliere male i suoi intervistati, be’, lo considero un grave errore, indegno del tuo impegno e del tuo amore per Israele. Shabbat shalom
Ugo Volli
No! l’articolo di Tramballi non mi e’ piaciuto ! Non mi sono piaciute le solite – trite e ritrite – asimmetrie del confronto !
Innanzi tutto da dove deriva Tramballi che gli Israeliani non Ebrei, gia’ rappresentati alla Knesset da 10 deputati su 120 (quanti in Italia ? quanti in Francia “piu’ grande e piu’ civile ” ?) sono e saranno cittadini con sempre meno diritti ? Forse perche’ cosi’ loro dicono ? I fatti dimostrano esattamente il contrario: non solo che in non Ebrei, Arabi, in Israele hanno “pari diritti” ma sicuramente ne hanno di piu’ sia di ( quanti ne avevavano) gli Ebrei nei Paesi Arabi, sia degli stessi Palestinesi (usiamo pure il nome giusto) negli stessi Paesi Arabi.
Chiedete ad un Palestinese se e’ meglio vivere in Giordania, in Libano, nel Quwait (scusate: sono stati tutti cacciati nella 1a Guerra del Goflo) o a Ramalla o a Bet Lehem o se non invidiano chi vive a Taaibe o a Haifa o a Jaffa…… chiedete anche se si ricordano l’ultima volta che hanno potuto votare !
La Francia’ non e’ “piu’ grande e piu’ civile”: in Israele i morti ammazzati a mano del terrorismo islamico e delle guerre, ammontano a circa 22,000 da poco prima la fondazione dello Stato: una media di circa 300 all’anno; poco meno di 1 al giorno. La Francia, in un paio d’anni, ha superato tutti nella corsa al massacro ……
Perche’ mai dovrei comprendere la “confusione” dei “nostri (vostri) musulmani d’Europa” per i quali ” l’ebreo italiano e’ la quinta colonna del sionismo” e QUINDI l’atteggiamento anti-ebraico AVREBBE una sua ragione, mentre – incomprensibilmente – sia come ebreo e come Europeo – io NON POSSO vedere nei musulmani d’Europa la quinta colonna di ISIS, di Al Qaeda’, dei pianificatori dell’ 11 Settembre, della stazione di Antocha in Spagna ? perche questa asimmetria ? perche noi ebrei siamo piu’ intelligenti e quindi “dobbiamo capire” mentre i musulmani lo sono di meno ?
Mi sembra non solo asimmetrico ma anche insultante (i musulmani innanzitutto !) e vagamente perdonistico-cattolico; cosa che sia Ebrei che Musulmani NON sono !
Sara’ pure che la stragrande maggioranza dei musulmani non ha nulla a che fare con atti terroristici, ma – come afferma Tramballi – antisemiti lo sono (scusate: sono “antisionisti comodamente confusi”) ed inoltre – dato difficile da smentire – sino ad ora TUTTI gli attentati terroristici sono stati fatti da Musulmani.
Sara’ forse legittimo cominciare a pensarci un po’ su ?
Sara’ legittimo cominciare a riflettere sul fatto che dalla seconda guerra mondiale in poi, in Europa, il grido “morte agli ebre” e’ passato dal tedesco all’arabo ?
Altra asimmetria storica: le evidenti ragioni dei Palestinesi non sono cosi evidenti: se avessero fatto ESATTAMENTE come gli Israeliani (anzi, diciamolo pure, come gli Ebrei) nel 1947, la LORO situazione sarebbe ben diversa.
Il destino di ogni situazione sta’ nella riflessione dell’inizio !
Altra asimmetria: cosa direbbe Tramballi di una “comprensibile confusione” da parte di qualche Israeliano di origine Polacca o Tedesca o persino Italiana, che avendo perso tre quarti o quattro quinti della famiglia d’origine, decidesse – in piena confusione ! – di far saltare in aria il parlamento polacco o quello Tedesco o la sede del Corriere della Sera’ che si affretto a piazzare in prima pagina in Provvedimenti “in difesa della razza italiana” ?
Sarebbe comprensibile ?
Accetterebbe Tramballi di essere la vittima occasionale, lui o la sua famiglia, di un “confuso” ex-internato ebero italiano. denunciato dalla portinaia “di pura razza Italiana” e/o venduto ai tedeschi per – prezzo allora corrente – “5,000 Lire e 5 kg di sale” ?
Finche’ non si cerchera’ e non si IMPORRA’ un criterio di assoluta reciprocita’ – millimetro per millimetro; parola per parola; complimento per complimento; insulto per insulto; diritto per diritto; concessione per concessione; guadagno per guadagno; perdita per perdita – ANCHE E SOPRATTUTTO ai palestinesi, la situazione continuera’ ad essere ipocritamente ed ingiustamente ASIMMETRICA.
E quindi, come dimostrano gli ultimi 40 anni, difficilmente o per nulla risolvibile.
Patendo dal presupposto che, sia come Israeliano che come Italiano, io sono convinto di NON DOVERE ASSOLUTAMENTE NULLA a nessuno – Palestinesi inclusi – pretendo, solo per iniziare una qualsiasi conversazione, che gli EVIDENTI diritti siano PERLOMENO di entrambi gli interlocutori !
Paolo, Gerusalemme
Io sono pirla…
Anonimo