דאמר ר”א נשים חייבות באכילת מצה דבר תורה שנא’ לא תאכל עליו חמץ וגו’ כל שישנו בבל תאכל חמץ ישנו באכילת מצה והני נשי נמי הואיל וישנן בבל תאכל חמץ ישנן בקום אכול מצה Pessachim 43b: Diceva R. Eli’ezer: “Le donne sono obbligate a mangiare la Matzah per disposizione della Torah, come è detto: ‘non mangerai Chametz, per sette giorni mangerai Matzot’ (Devarim 16, 3). Tutti coloro che hanno il divieto di mangiare Chametz sono compresi anche nell’obbligo di mangiare Matzah. Le donne, dal momento che hanno il divieto di mangiare Chametz, hanno anche l’obbligo di mangiare Matzah” (benché sia un “precetto positivo legato al tempo”).
ואמר ר’ יהושע בן לוי נשים חייבות בארבעה כוסות הללו שאף הן היו באותו הנס Pessachim 108ab: Diceva R. Yehoshua’ ben Levì: “Le donne sono obbligate a questi quattro bicchieri perché anch’esse hanno partecipato allo stesso miracolo”.
שאף הן היו באותו הנס. פירש רשב”ם שעיקר הנס היה על ידן בפורים על ידי אסתר בחנוכה על ידי יהודית בפסח שבזכות צדקניות שבאותו הדור נגאלו וקשה דלשון שאף הן משמע שהן טפלות ולפירושו היה לו לומר שהן לכך נראה לי שאף הן היו בספק דלהשמיד ולהרוג וכן בפסח שהיו משועבדות לפרעה במצרים וכן בחנוכה הגזירה היתה מאד עליהן. גבי מצה יש מקשה למה לי היקשא דכל שישנו בבל תאכל חמץ ישנו בקום אכול מצה תיפוק ליה מטעם שהן היו באותו הנס וי”ל דמשום האי טעמא לא מחייבא אלא מדרבנן אי לאו מהיקשא ורבינו יוסף איש ירושלים תירץ דסלקא דעתך למיפטרה מגזירה שוה דט”ו ט”ו דחג הסוכות כדפי’ פרק אלו עוברין
Tossafot Meghillah 4a s.v. she-af: Prima questione: Cosa significa esattamente la seconda spiegazione: “anch’esse hanno partecipato allo stesso miracolo”? Il Rashbam spiega che il miracolo è stato compiuto attraverso una donna: Ester a Purim, Yehudit a Chanukkah e a Pessach per merito delle donne giuste di quella generazione. Ma non convince. Le parole “anch’esse” alludono piuttosto a una partecipazione marginale delle donne. Piuttosto, diremo che anche le donne hanno beneficiato del miracolo della salvezza.
Adottare una lettura della spiegazione piuttosto che l’altra ha un impatto sull’eventuale estensione dell’obbligo anche agli schiavi cananei, che sono normalmente esentati dai precetti positivi legati al tempo come le donne. Se diciamo che le donne sono obbligate ai “quattro bicchieri” in quanto protagoniste del miracolo, gli schiavi restano esenti; ma se diciamo che l’obbligo delle donne deriva dal fatto che anch’esse hanno beneficiato della salvezza, il regime degli schiavi non è differente dal loro e come le donne sono tenute, così anche gli schiavi sono tenuti.
Tossafot Meghillah 4a s.v. she-af: Seconda questione: C’è differenza pratica fra la motivazione data per la Matzah e quella data per i “quattro bicchieri”? Quanto all’obbligo della Matzah, perché ricorrere all’accostamento con il divieto del Chametz e non motivare anch’esso con il fatto che “anch’esse hanno partecipato allo stesso miracolo”? Due risposte: 1) Perché “anch’esse hanno partecipato allo stesso miracolo” ha la forza di instaurare l’obbligo solo a livello rabbinico, mentre l’accostamento istituisce l’obbligo della Matzah per le donne a livello biblico. 2) R. Yossef di Yerushalaim risponde invece che se non fosse per l’accostamento avremmo imparato per ghezerah shawah dal 15 Tishrì (Sukkot) che come le donne sono esenti dalla Sukkah, così sono esenti anche dalla Matzah il 15 Nissan.
Secondo la prima risposta, l’obbligo dei “quattro bicchieri” per le donne è solo rabbinico; secondo la risposta di R. Yossef di Yerushalaim, invece, l’obbligo è biblico.
Per quanto riguarda la lettura della Haggadah:
Pessiqah n. 1: Rashbà: Dal momento che il Talmud non menziona mai esplicitamente un obbligo delle donne a leggere la Haggadah esse sono completamente esenti.
כא. מצות ספור יציאת מצרים ונוהגת בזכרים ונקבות (פסחים לו, א קטו, ב) בכל מקום ובכל זמן. והעובר עליה, בטל עשה
Pessiqah n. 2: Sefer ha Chinnukh, Prec. 21: La Mitzwah di rinarrare l’Uscita dall’Egitto vale per i maschi e per le femmine, in ogni luogo e tempo. Chi la trascura, trasgredisce un comandamento positivo della Torah.
Il Sefer ha-Chinnukh enumera i 613 precetti della Torah: scrivendo a questo proposito che vale per le donne come per gli uomini, mostra di intendere che l’obbligo ha valenza biblica per entrambi. Da dove lo deriva? Prima risposta: Maharam Shick (cit. in Yechawweh Da’at, II, n. 65 in nota) ritiene che sia un’estensione dell’obbligo di mangiare Matzah:
לֹא תֹאכַל עָלָיו חָמֵץ שִׁבְעַת יָמִים תֹּאכַל עָלָיו מַצּוֹת לֶחֶם עֹנִי
Devarim 16, 3: Non mangerai Chametz; per sette giorni mangerai Matzot pane di povertà (ovvero: della risposta).
דאמר שמואל לחם עוני לחם שעונין עליו דברים הרבה
Pessachim 36a: Diceva Shemuel: “pane su cui si danno molte risposte”.
La consumazione della Matzah deve essere preceduta dal racconto per disposizione della Torah: ne consegue che se le donne hanno l’obbligo di mangiarla, hanno anche l’obbligo del racconto.
מי שהיה עבד ואשה. משמע כאן דאשה פטורה מהלל דסוכות וכן דעצרת וטעמא משום דמצוה שהזמן גרמא היא אע”ג דבהלל דלילי פסחים משמע בפרק ערבי פסחים (דף קח.) דמחייבי בד’ כוסות ומסתמא לא תיקנו ד’ כוסות אלא כדי לומר עליהם הלל ואגדה שאני הלל דפסח דעל הנס בא ואף הן היו באותו הנס אבל כאן לא על הנס אמור
Pessiqah n. 3: Tossafot Sukkah 38a s.v. Mi: La donna è esente dal Hallel di Sukkot, di Shavu’ot (e del mattino di Pessach) in quanto si tratta di un precetto positivo legato al tempo, mentre al Hallel della sera di Pessach (durante il Seder) sono obbligate. Il Talmud in Pessachim dice infatti che esse sono obbligate ai “quattro bicchieri” e si deve presumere che i Maestri abbiano istituito i “quattro bicchieri” solo in funzione della recitazione del Hallel e della Haggadah. Il Hallel della sera di Pessach non è conseguenza della festa (come quello del mattino), ma direttamente del miracolo e ““anch’esse hanno partecipato allo stesso miracolo”.
Le Tossafot affermano: 1) il precetto di leggere la Haggadah è connesso con quello dei “quattro bicchieri”, sebbene il Talmud in Pessachim non lo dichiari esplicitamente e le donne sono obbligate; 2) legato al precetto di leggere la Haggadah è anche quello di cantare il Hallel al Seder per ringraziare del miracolo della salvezza di cui anche le donne hanno beneficiato: esse sono tenute al secondo come al primo, benché tutte le altre volte siano esenti dal Hallel, in quanto istituito solo in connessione con la feste e dunque “precetto positivo legato al tempo”; 3) la natura dell’obbligo della Haggadah e del Hallel, se biblico o rabbinico, è legato all’interpretazione che diamo della motivazione: “anch’esse hanno partecipato allo stesso miracolo”. La questione diviene pratica se una donna può far uscire d’obbligo con la sua lettura un uomo che non sa leggere.
גַּם הַנָּשִׁים חַיָּבוֹת בְּאַרְבַּע כּוֹסוֹת וּבְכָל מִצְוֹת הַנּוֹהֲגוֹת בְּאוֹתוֹ לַיְלָה
וְיֹאמְרוּ בַּלָּשׁוֹן שֶׁמְּבִינִים הַנָּשִׁים וְהַקְּטַנִּים, אוֹ יְפָרֵשׁ לָהֶם הָעִנְיָן וְכֵן עָשָׂה ר”י מלונדרי כָּל הַהַגָּדָה בִּלְשׁוֹן לע”ז, כְּדֵי שֶׁיָּבִינוּ הַנָּשִׁים וְהַקְּטַנִּים
Shulchan ‘Arukh, Orach Chayim 472, 14: Anche le donne sono obbligate ai “quattro bicchieri” e a tutte le Mitzwot in auge quella notte. Remà a 473, 6: E la si dirà (la Haggadah) in una lingua comprensibile per le donne e i bambini, ovvero si spieghi loro l’argomento. Così soleva fare R.Y. da Londra che spiegava tutta la Haggadah nella lingua corrente, affinché le donne e i bambini la comprendessero.
וגם הנשים חייבות בארבע כוסות, ובכל המצות השייך לאותו לילה, כמו אכילת מצה ואמירת ההגדה. ואם אין יכולות להגיד בעצמן – ישמעו ההגדה. משום דכתיב: ”לא תאכל עליו חמץ, שבעת ימים תאכל עליו מצות” – כל שישנו באכילת חמץ – ישנו באכילת מצה, והנשים ישנן באיסור חמץ, דלא תעשה – מצוות נשים כאנשים. ולכן חייבות גם באכילת מצה, אף על גב שזהו מצות עשה שהזמן גרמא. וממילא כיון שחייבות במצה – חייבות גם בפסח ומרור, שהרי איתקשו זה לזה, כדכתיב: ”על מצות ומרורים יאכלוהו”. ואף על גב דמרור בזמן הזה דרבנן, מכל מקום כל דתיקון רבנן – כעין דאורייתא תיקון, וממילא שגם חייבות בכל מצות הלילה, שכולן עניין אחד הן. ועוד: שהרי בזכות נשים צדקניות נגאלו אבותינו ממצרים, ולכן פשיטא שהחיוב עליהן בכל מצות הלילה, שהוא רק משום גאולת מצרים
‘Arokh ha-Shulchan a O.Ch. 472, n. 15: Anche le donne sono obbligate ai “quattro bicchieri” e a tutte le Mitzwot relative a quella notte, come mangiare la Matzah e recitare la Haggadah. Se non sono in grado di farlo per conto proprio, la ascoltino, perché è scritto: “Non mangerai Chametz; per sette giorni mangerai Matzot pane di povertà (ovvero: della risposta – Devarim 16, 3). Tutti coloro che hanno il divieto di mangiare Chametz sono compresi anche nell’obbligo di mangiare Matzah. Le donne, dal momento che hanno il divieto di mangiare Chametz, hanno anche l’obbligo di mangiare Matzah, benché sia un “precetto positivo legato al tempo”. E come sono obbligate a mangiare la Matzah, così sono obbligate a mangiare il Maror e il Qorban Pessach (quando c’è), perché questi precetti sono tutti accostati nello stesso versetto: “Con Matzot e Merorim lo mangeranno (il Qorban Pessach)”. E sebbene il Maror oggi sia solo per disposizione rabbinica, tutto ciò che i Rabbini hanno istituito lo hanno fatto ricalcando l’obbligo biblico. Inoltre è per merito delle donne giuste che i nostri Padri sono stati liberati dall’Egitto e quindi è ovvio che esse siano obbligate a tutte le Mitzwot legate a quella notte.
אף הנשים חייבות בסיפור יציאת מצרים, ואם אינה יודעת לקרוא, יכולה לצאת ידי חובה בשמיעה, שהשומע כעונה, ויטו אוזן קשבת להבין ענין יציאת מצרים. ואם אינה מבינה בלשון הקודש, צריך לתרגם לה בלע”ז. ומכל מקום כיון שיש מחלוקת אם הנשים חייבות בהגדה מן התורה, או רק מדרבנן, נכון לכתחלה שלא יוציאו את האנשים ידי חובה. מיהו בדיעבד יצאו האנשים ששמעו ממנה, ידי חובת ההגדה וסיפור יציאת מצרים. ומהיות טוב יאמרו, פסח מצה ומרור, וטעמיהם
Yalqut Yossef, O.Ch. 473, n. 4: Anche le donne sono obbligate al racconto dell’Uscita dall’Egitto e se non sanno leggere escono d’obbligo ascoltando. Se non capiscono l’ebraico, occorre fornire loro una traduzione. Ma dal momento che vi è discussione se l’obbligo per le donne sia di istituzione biblica o rabbinica, a priori non devono leggere loro per gli uomini, ma a posteriori gli uomini che hanno ascoltato la lettura fatta da una donna sono usciti d’obbligo.
Perché le donne sono obbligate alle Mitzwot di Pessach e sono invece completamente esentate da quelle di Sukkot, senza che vi sia per esse neppure un obbligo rabbinico?
והא דאמרינן דפטורות מסוכה אע”ג דאף הן היו באותו הנס כי בסוכות הושבתי התם בעשה דאורייתא אבל בארבעה כוסות דרבנן תיקנו גם לנשים כיון שהיו באותו הנס
1) Tossafot Pessachim 108b s.v. Hayù: Il fatto che le donne siano completamente esenti dalla Sukkah sebbene “anch’esse hanno partecipato allo stesso miracolo” è che questo principio vale solo per precetti rabbinici (come Chanukkah, Purim e i “quattro bicchieri”), mentre la Mitzwah della Sukkah viene dalla Torah. Questa spiegazione presuppone che “anch’esse hanno partecipato allo stesso miracolo” instauri solo un obbligo rabbinico, secondo la prima risposta delle Tossafot in Meghillah (non deve stupire il fatto che le Tossafot a un trattato non si accordino completamente con quelle di un altro).
2) Resp. R. Meir da Rothenburg, III, 473, p. 66: “Anch’esse hanno partecipato allo stesso miracolo” si applica solo a precetti istituiti in ricordo di un miracolo di salvezza: la residenza nelle Sukkot non lo è stato. Questa spiegazione si accorda anche con la lettura di R. Yossef di Yerushalaim nelle Tossafot in Meghillah, secondo cui “anch’esse hanno partecipato allo stesso miracolo” instaura un obbligo biblico.
3) R. Meir Simchah da Dvinsk, Meshekh Chokhmah a Shemot 12, 17: L’accostamento di un obbligo a un divieto, dal quale si impara l’obbligo delle Mitzwot della festa per le donne a livello biblico benché sia un “precetto positivo legato al tempo” è possibile solo per Pessach e il Qiddush di Shabbat, che prevedono appunto anche divieti come verso della stessa medaglia (zakhor we-shamor): rispettivamente il Chametz e le 39 Melakhot. Nella Torah Sukkot comporta solo obblighi (la Sukkah e il Lulav) e non divieti.