Gianfranco Di Segni
Quando Rav David Prato, Rabbino Capo di Roma, fu costretto nel dicembre del 1938 a lasciare la Capitale per contrasti con il Consiglio della Comunità e con il regime fascista, decise di fare la aliyà in Eretz Israel. Prato si integrò bene nella nuova patria e andò a vivere a Tel Aviv. Si stabilì in un appartamento di un elegante palazzo di Rivka Grünwald a Rechov Shadal 4 (strada forse non scelta a caso: Shadal è Shemuel David Luzzatto, il grande maestro dell’Italia ebraica dell’Ottocento!).