Il nuovo Centro Shirat ha-Yam è firmato Structura
24/06/2010 – Annunciato nel settembre 2009, il progetto è stato svelato nei giorni scorsi. Si tratta del nuovo centro Shirat ha-Yam (Il cantico del Mare – il canto che le donne ebree cantarono attraversando il mare, in fuga dall’Egitto) destinato a sorgere entro dicembre a meno di due chilometri dall’antica Sinagoga nell’area centrale di Ostia Lido. Il progetto, commissionato dalla comunità ebraica di Roma, è stato messo a punto dalla società di progettazione Structura.
L’obiettivo è ultimare la struttura entro dicembre, per l’inizio delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario della scoperta di quella antica. L’esistenza di una comunità ebraica ad Ostia Antica, già documentata dalle fonti epigrafiche, è stata infatti comprovata dal ritrovamento di una Sinagoga nel 1961 durante lo sterro per la realizzazione della strada che collega Ostia con Fiumicino. Si tratta dell’unica Sinagoga conosciuta nel Mediterraneo occidentale antico e sicuramente la prima realizzata in Italia e in Europa. Risalente alla metà del I secolo E.V. (anno 0 corrispondente alla nascita di Gesù), la sinagoga è ancora oggi ben conservata e visitabile nell’area archeologica.
La disposizione planimetrica del nuovo centro Shirat ha-Yam rappresenta la sintesi di due coppie di direzioni derivanti da due diversi orientamenti: l’oriente geografico (verso il quale gli ebrei di tutto il mondo pregano dopo le distruzioni del tempio di Gerusalemme) e l’orientamento della Sinagoga di Ostia Antica come testimonianza storica della libertà del Popolo di Israele.
L’edificio di culto è composto da un immobile di tre livelli ed un’area libera di sua pertinenza. La sinagoga sarà ospitata all’interno di un padiglione completamente prefabbricato, costruito con materiali leggeri quali il legno, il vetro e l’alluminio. Per alcune porzioni più rappresentative sarà invece utilizzata la pietra proveniente da Israele. Il padiglione è modulare, autoportante e autosufficiente dal punto di vista energetico.
“Il padiglione – spiega l’architetto Fabrizio Properzi di Structura – è composto da moduli basi realizzati fuori opera che compongono due nuclei di 7 X 14 m con atrio comune. I volumi sono compresi da un sistema dinamico di coppie di 70 elementi in lamiera stirata presso piegata che ne definiscono il perimetro e ne determinano la forma (il numero di 70 rappresenta i 70 angeli che per tradizione accompagnano il popolo ebraico)”.
Lo spazio interno è organizzato in due aree con diversa destinazione: il primo sarà utilizzato come Tempio o sala comune, il secondo si articola nei servizi, la cucina, il forno per le azzime.
Il giardino sarà realizzato utilizzando le essenze arboree citate nella Bibbia come il cedro, la palma, il mirto, il salice, l’ulivo e il melograno ed una sua prima parte è stata già realizzata.
L’investimento è stato stimato tra i 100mila ed i 160mila euro. A breve sarà selezionata l’impresa che si occuperà dei lavori di costruzione.
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