Nella seconda delle due parashòt che leggiamo questa settimana, la parashà di Mass’è, è scritto: “Partirono da Kivròt Hataavà e si accamparono in Chatzeròt” (Bemidbàr 33, 17). Lo Tzaddìk Rabbi Itzchak di Worka spiegava questo verso in senso metaforico: “Se l’uomo vuole veramente con semplicità allontanarsi dai piaceri, dalle passioni (taavà) che lo insidiano e allontanare la propria anima dal peccato, il mezzo per far ciò è: vayachanù bechatzeròt – si accamparono in Chatzeròt. Egli deve vivere la propria vita considerando che questo mondo non è altro che un chatzèr – cortile, a differenza della vita eterna che attende l’uomo nel mondo futuro”. A riguardo è scritto: “Preparati nell’anticamera affinché tu possa entrare nella sala del banchetto” (Avòt 4, 21).