“Ve gam et ha Hoi asher ia’avodu Dan anokhi – E anche il popolo che serviranno io li giudicherò” (Bereshit 15; 14)
Nella seconda parte della nostra parashà, troviamo un brano che va sotto il nome di “berit ben ha betarim – il patto fra le divisioni” in cui viene profetizzato ad Avraham, tutta la storia ed il destino del popolo di Israele, da quel momento fino alla venuta del Mashiach.
Per quanto riguarda il versetto sopracitato, l’esegesi rabbinica trova la predizione della schiavitù egiziana, in quanto troviamo scritto:
“Ti faccio sapere che la tua discendenza sarà straniera in una terra non loro e serviranno e saranno oppressi per quattrocento anni“. Secondo però il Ba’al ha Turim (Rabbì Ya’akov ben Asher, 1269 – 1343) famoso esegeta e legislatore, la schiavitù egiziana sarebbe durata duecento dieci anni e non quattrocento.
Alla luce di questa interpretazione, ci si domanda cosa volesse allora profetizzare il Signore ad Avrahàm. A questo risponde il Maestro dicendo che il resto degli anni che mancano, sono gli anni in cui il popolo subirà nella storia altre schiavitù. Sono le schiavitù o le persecuzioni messe in atto da altri quattro popoli che nella storia hanno sottomesso gli ebrei, i quali, come l’Egitto a loro volta hanno subito e subiranno il castigo e la punizione divina.
Shabbat Shalom