Nel brano di Torà che abbiamo letto la scorsa settimana, ci viene presentato Noach come uno tzaddik – tammim (giusto e integro) poiché “Noach camminava con il Signore” (bereshit 6;9).
Ad un certo punto della parashà di questa settimana, dove la Torà ci presenta Avraham è scritto:
“procedi dinnanzi a me e sarai integro” (bereshit 17;1)
Come mai Noach camminava con il Signore ed era integro mentre Avraham deve camminare dinnanzi a Lui, con la promessa che sarà integro soltanto in futuro?
Quando insegniamo ad un bambino a districarsi per la strada, all’inizio gli chiediamo di tenerci per mano e gli facciamo i complimenti per come è bravo. Nel momento in cui dimostra di essere idoneo a camminare da solo, gli diciamo di precederci per mostrarci come cammina.
Noach vive in una umanità infantile ed anche lui ha un atteggiamento più fanciullesco; ha bisogno di un sostegno (Noach camminava “per mano” con il Signore) e soprattutto di essere incoraggiato.
Avraham è più maturo – appartiene ad una generazione più tarda – quindi il Signore gli chiede di mostrargli come sa districarsi in mezzo alla gente promettendogli, solo se in grado, di nominarlo ” tammim – integro”.
Quanto è attuale questa nostra Torà!