Dal sito dei Giovani Democratici del Molise una denuncia coraggiosa
Valerio Morabito
Gli opposti si attraggono – Una delle massime della fisica classica è che gli opposti si attraggono. Tenendo presente che le frasi fatte lasciano il tempo che trovano, sono convinto della possibilità di accostare un pensiero del genere all’estrema sinistra e all’estrema destra. Oggi questi due contenitori politici si avvicinano molto e dicono le stesse cose. Poi quando si parla di Israele e comunità ebraiche, sembrano addirittura “compagni” o “camerati”. Un chiaro esempio di quanto appena detto è rappresentato dalle varie Flytilla che mensilmente (o quasi) cercano di raggiungere Israele.
Vauro e il germe dell’antisemitismo – Le allegre carovane della pace hanno come priorità la contestazione al governo israeliano. Certo Netanyahu non sembra aver preso le scelte migliori nella questione israelo-palestinese, ma Israele è pur sempre una democrazia. Anzi, è l’unico regime democratico in Medio Oriente. Il vignettista Vauro Senesi, sempre in prima fila per sventolare la bandiera della pace, anche se nell’ultimo periodo è stato autore di una vignetta dal sapore antisemita contro la giornalista e deputata Fiamma Nirenstein che viene rappresentata con il naso adunco (un tipico tratto sottolineato dai manifesti della propaganda nazista per identificare gli ebrei nella società tedesca degli anni ’30), non perde occasione di andare contro Israele e addirittura di paragonare l’azione del governo di Tel Aviv con quelle del regime nazista di Adolf Hitler. Un insulto eticamente grave. Una vigliaccata per tutte quelle persone morte nei campi di concentramento e non solo.
Siria o Iran? No, Israele! – Al di là dei colpi bassi della matita del Fatto quotidiano, se proprio tutti questi bravi cittadini animati da spirito amorevole volessero promuovere la solidarietà tra i vari popoli, avrebbero dovuto scegliere altre opzioni invece di puntare dritto su Israele. Avrebbero potuto spiegare le vele e protestare contro la barbarie quotidiana del regime siriano contro il proprio popolo, che provoca migliaia di morti. Avrebbero potuto scegliere di protestare contro la brutale repressione del regime iraniano. Oppure avrebbero potuto scegliere di protestare contro il governo Hamas a Gaza, dove le organizzazioni terroristiche commettono un doppio crimine di guerra lanciando razzi contro i civili e nascondendosi dietro ai civili.
La civiltà d’Israele – Niente di tutto ciò. Israele è il loro pallino. La loro fissazione. Proprio come i regimi fascisti e xenofobi del Novecento vedevano nell’ebreo il male della società, oggi la stragrande maggioranza di chi si identifica con l’estrema sinistra considera il popolo ebraico come uno dei mali assoluti. Oltre le identificazioni banali e semplicistiche con il capitalismo americano, si sceglie sempre di protestare contro Israele, l’unica democrazia in Medio Oriente dove c’è parità di diritti per donne, la stampa critica il governo,le organizzazioni dei diritti umani sono libere di agire, c’è libertà di culto per tutti e le minoranze non vivono nella paura. Che strano. In Italia non fanno altro che sventolare la bandiera dei diritti per tutti, dell’uguaglianza e della libertà di stampa e quando invece si parla di Israele fanno finta di niente.
Il buio dell’ideologismo – Brutta bestia l’ideologismo. Che errore confondere le coordinate politiche del Novecento con quelle del nuovo secolo. Se questa gente si informasse in maniera corretta e non ideologica, si accorgerebbe che Israele è un’oasi di civiltà in mezzo ad un deserto di barbarie ed odio. Nello Stato Israeliano le donne hanno pari diritti e a discriminarle non ci si pensa nemmeno, anche gli omosessuali possono godere di diversi diritti e Tel Aviv – patria del turismo gay internazionale – ne è l’esempio. Le minoranze religiose vivono in pace con la maggioranza ebrea, vengono rispettate e non vivono nel terrore, l’opinione pubblica critica senza vincoli il Governo. Le brutte notizie non finiscono qua per gli amici dell’estrema sinistra: come riportato dal settimanale del Corriere della Sera, Sette, Israele è l’unico Paese al mondo con più verde di 100 anni fa: “sono cresciuti 230 milioni di piante, foreste e coltivazioni per 160 mila ettari, mille parchi naturali. Fra 220 dighe e bacini, ogni anno si recuperano 260 milioni di metri cubi d’acqua e s’alimenta la metà dei kibbutz e dei campi agricoli”. Da quanto detto finora è evidente la civiltà d’Israele, che coniuga principi come la fratellanza, il multiculturalismo, la tolleranza religiosa e il rispetto per l’ambiente.
E’ facile vivere circondati da chi nega la tua storia e vuole distruggerti? – Tutto questo non basta per estrema sinistra ed estrema destra. Per loro Israele commette quotidianamente stermini contro il popolo palestinese. Non voglio entrare nel merito della politica del Governo israeliano che in questo momento storico non mi rappresenta, ma cosa dovrebbero fare gli ebrei? Dire: prego, accomodatevi. Concludete voi quello che il nazifascismo non è riuscito ad ultimare. Proviamo ad usare un po’ d’immaginazione e pensare a come vivremmo noi circondati dai palestinesi che educano i loro bambini ad uccidere gli ebrei e nelle loro tv (il web ne è pieno) incitano alla distruzione d’Israele, oppure circondati dall’Iran che nega l’Olocausto, persegue la distruzione d’Israele e fiancheggia Hamas nella sua battaglia.
L’antisemitismo del nuovo millennio – La storia non vuole prendersi gioco di queste persone, ma sono loro che non riescono ad interpretarla in modo corretto. Così può capitare di commettere errori grossolani e di stare, per usare una frase di una canzone di Francesco De Gregori, “dalla parte sbagliata”. Chi nello scorso secolo ha difeso gli ebrei e li ha salvati dalla carneficina nera, oggi difende gli assassini e si fa controllare dalla propaganda antisionista. I metodi sono diversi e permeati dalle nuove tecnologie, ma la matrice ideologica è sempre la stessa: l’antisemitismo. Per chi conosce la storia d’Europa in maniera approfondita sa bene a cosa mi riferisco, conosce quali menzogne ha dovuto subire il popolo ebraico. Non può non ricordare che gli ebrei sono stati spesso “usati” da chi ha detenuto il potere come la valvola di sfogo da fornire al “popolino”. Dalla Chiesa cattolica ad Imperatori, passando per Cancellieri del Reich e non solo, gli ebrei sono stati “l’ancora di salvezza” per questi personaggi. Il popolo ebraico è stato cacciato da una zona all’altra d’Europa per colpe mai dimostrate e soltanto pronunciate. Sono una miriade gli esempi e basta avere un buon manuale di storia per rendersene conto. Oggi si usano finte foto di bambini palestinesi (è stato dimostrato, dal Los Angeles Times e dal Jerusalem Post, che diverse immagini sono state ritoccate) per aizzare l’odio contro gli ebrei. Oggi si usa un termine così bello come quello dei diritti umani, per aizzare gli animi contro gli ebrei. Di fronte a tutto questo ho solo una domanda da porre: chi è disposto ad aprire gli occhi?
Vauro e il germe dell’antisemitismo – Le allegre carovane della pace hanno come priorità la contestazione al governo israeliano. Certo Netanyahu non sembra aver preso le scelte migliori nella questione israelo-palestinese, ma Israele è pur sempre una democrazia. Anzi, è l’unico regime democratico in Medio Oriente. Il vignettista Vauro Senesi, sempre in prima fila per sventolare la bandiera della pace, anche se nell’ultimo periodo è stato autore di una vignetta dal sapore antisemita contro la giornalista e deputata Fiamma Nirenstein che viene rappresentata con il naso adunco (un tipico tratto sottolineato dai manifesti della propaganda nazista per identificare gli ebrei nella società tedesca degli anni ’30), non perde occasione di andare contro Israele e addirittura di paragonare l’azione del governo di Tel Aviv con quelle del regime nazista di Adolf Hitler. Un insulto eticamente grave. Una vigliaccata per tutte quelle persone morte nei campi di concentramento e non solo.
Siria o Iran? No, Israele! – Al di là dei colpi bassi della matita del Fatto quotidiano, se proprio tutti questi bravi cittadini animati da spirito amorevole volessero promuovere la solidarietà tra i vari popoli, avrebbero dovuto scegliere altre opzioni invece di puntare dritto su Israele. Avrebbero potuto spiegare le vele e protestare contro la barbarie quotidiana del regime siriano contro il proprio popolo, che provoca migliaia di morti. Avrebbero potuto scegliere di protestare contro la brutale repressione del regime iraniano. Oppure avrebbero potuto scegliere di protestare contro il governo Hamas a Gaza, dove le organizzazioni terroristiche commettono un doppio crimine di guerra lanciando razzi contro i civili e nascondendosi dietro ai civili.
La civiltà d’Israele – Niente di tutto ciò. Israele è il loro pallino. La loro fissazione. Proprio come i regimi fascisti e xenofobi del Novecento vedevano nell’ebreo il male della società, oggi la stragrande maggioranza di chi si identifica con l’estrema sinistra considera il popolo ebraico come uno dei mali assoluti. Oltre le identificazioni banali e semplicistiche con il capitalismo americano, si sceglie sempre di protestare contro Israele, l’unica democrazia in Medio Oriente dove c’è parità di diritti per donne, la stampa critica il governo,le organizzazioni dei diritti umani sono libere di agire, c’è libertà di culto per tutti e le minoranze non vivono nella paura. Che strano. In Italia non fanno altro che sventolare la bandiera dei diritti per tutti, dell’uguaglianza e della libertà di stampa e quando invece si parla di Israele fanno finta di niente.
Il buio dell’ideologismo – Brutta bestia l’ideologismo. Che errore confondere le coordinate politiche del Novecento con quelle del nuovo secolo. Se questa gente si informasse in maniera corretta e non ideologica, si accorgerebbe che Israele è un’oasi di civiltà in mezzo ad un deserto di barbarie ed odio. Nello Stato Israeliano le donne hanno pari diritti e a discriminarle non ci si pensa nemmeno, anche gli omosessuali possono godere di diversi diritti e Tel Aviv – patria del turismo gay internazionale – ne è l’esempio. Le minoranze religiose vivono in pace con la maggioranza ebrea, vengono rispettate e non vivono nel terrore, l’opinione pubblica critica senza vincoli il Governo. Le brutte notizie non finiscono qua per gli amici dell’estrema sinistra: come riportato dal settimanale del Corriere della Sera, Sette, Israele è l’unico Paese al mondo con più verde di 100 anni fa: “sono cresciuti 230 milioni di piante, foreste e coltivazioni per 160 mila ettari, mille parchi naturali. Fra 220 dighe e bacini, ogni anno si recuperano 260 milioni di metri cubi d’acqua e s’alimenta la metà dei kibbutz e dei campi agricoli”. Da quanto detto finora è evidente la civiltà d’Israele, che coniuga principi come la fratellanza, il multiculturalismo, la tolleranza religiosa e il rispetto per l’ambiente.
E’ facile vivere circondati da chi nega la tua storia e vuole distruggerti? – Tutto questo non basta per estrema sinistra ed estrema destra. Per loro Israele commette quotidianamente stermini contro il popolo palestinese. Non voglio entrare nel merito della politica del Governo israeliano che in questo momento storico non mi rappresenta, ma cosa dovrebbero fare gli ebrei? Dire: prego, accomodatevi. Concludete voi quello che il nazifascismo non è riuscito ad ultimare. Proviamo ad usare un po’ d’immaginazione e pensare a come vivremmo noi circondati dai palestinesi che educano i loro bambini ad uccidere gli ebrei e nelle loro tv (il web ne è pieno) incitano alla distruzione d’Israele, oppure circondati dall’Iran che nega l’Olocausto, persegue la distruzione d’Israele e fiancheggia Hamas nella sua battaglia.
L’antisemitismo del nuovo millennio – La storia non vuole prendersi gioco di queste persone, ma sono loro che non riescono ad interpretarla in modo corretto. Così può capitare di commettere errori grossolani e di stare, per usare una frase di una canzone di Francesco De Gregori, “dalla parte sbagliata”. Chi nello scorso secolo ha difeso gli ebrei e li ha salvati dalla carneficina nera, oggi difende gli assassini e si fa controllare dalla propaganda antisionista. I metodi sono diversi e permeati dalle nuove tecnologie, ma la matrice ideologica è sempre la stessa: l’antisemitismo. Per chi conosce la storia d’Europa in maniera approfondita sa bene a cosa mi riferisco, conosce quali menzogne ha dovuto subire il popolo ebraico. Non può non ricordare che gli ebrei sono stati spesso “usati” da chi ha detenuto il potere come la valvola di sfogo da fornire al “popolino”. Dalla Chiesa cattolica ad Imperatori, passando per Cancellieri del Reich e non solo, gli ebrei sono stati “l’ancora di salvezza” per questi personaggi. Il popolo ebraico è stato cacciato da una zona all’altra d’Europa per colpe mai dimostrate e soltanto pronunciate. Sono una miriade gli esempi e basta avere un buon manuale di storia per rendersene conto. Oggi si usano finte foto di bambini palestinesi (è stato dimostrato, dal Los Angeles Times e dal Jerusalem Post, che diverse immagini sono state ritoccate) per aizzare l’odio contro gli ebrei. Oggi si usa un termine così bello come quello dei diritti umani, per aizzare gli animi contro gli ebrei. Di fronte a tutto questo ho solo una domanda da porre: chi è disposto ad aprire gli occhi?