Lev
Mi sto facendo lentamente la convinzione che esista da qualche parte un gruppo di persone specializzate nell’essere l’amico ebreo di un sacco di gente, e nel pensarla esattamente come loro. Se avessi visto gente che dice “ho un sacco di amici ebrei e qualcuno mi da’ torto”, allora potrei pensare che, essendo l’ebreo statisticamente diffuso nella popolazione, sia possibile che la gente conosca sempre almeno un ebreo.
Invece, tutti questi signori hanno un amico ebreo con le seguenti caratteristiche sistematiche:
1) L’amico ebreo la pensa come te quando pensi male degli ebrei, pardon di Israele.
2) L’amico ebreo non ha un nome. Che so, Giuseppe o Francesco. No, l’amico ebreo non e’ mai “Il mio amico Giuseppe”. È sempre un generico ed anonimo “amico ebreo”.
3) L’amico ebreo e’ un drago, e’ uno figo, nel senso che gode indistintamente della stima di chi ha questo amico. Non si sente mai dire “ho un amico ebreo ed e’ un po’ pirla”, ma sempre “ho un sacco di amici ebrei che stimo moltissimo”. Questo fa onore al mondo ebraico, ma non e’ statisticamente possibile che sia anche casuale.
4) L’amico ebreo e’ l’unico ebreo ad essere benvoluto. Tutti gli altri sono degni di critica, mentre l’amico ebreo no, lui non sbaglia. Si tratta quindi di un amico ebreo fortemente atipico, se non addirittura perfetto, visto che non è mai lui ad essere oggetto di critica, ma sempre e solo tutti gli altri ebrei.
5) Anche se non si dice esplicitamente, e’ sempre al maschile. Questo non esclude che possa anche essere una donna, tuttavia nessuno parla mai dell’amica ebrea o delle amiche ebree, ma sempre dell’amico ebreo o degli amici ebrei. Insomma, è statisticamente maschio.
6) Sono persone coltissime. Quando ci si riferisce all’amico ebreo, quasi sempre si fa riferimento ad una sua grande cultura.
7) Non si fidanzano mai. Tutti hanno un amico ebreo, o piu’ amici ebrei, ma stranamente nessuno dice mai “ho avuto/ho un fidanzato/a ebrea”. Probabilmente si tratta di una corrente ebraica molto casta.
8) L’amico ebreo passa la giornata a leggere la posta. Nella media, circa 600 metri cubi di carta stampata al giorno in tutto il mondo sono “lettere ad un amico ebreo”. Probabilmente per leggere tale immane mole di scritti usa un metodo simile a quello di Babbo natale, con il quale peraltro condivide la caratteristica 9.
9) L’amico ebreo fa regali. Il 60% di coloro che dicono di avere un amico ebreo sostengono di aver ricevuto almeno un dono, generalmente un libro, da lui. Considerando il fatto che legge lo stesso volume di lettere di Santa Claus, si potrebbe sospettare un qualche legame, tuttavia non ci sono fonti riguardanti amici ebrei di eschimesi come si ci potrebbe aspettare se babbo natale fosse ebreo.
Ora, i casi sono due:
A) Esiste un’organizzazione di persone colte, caste, stimate, critiche, amichevoli, e anonime il cui lavoro consiste nell’essere gli anonimi, casti, stimati, critici ed amichevoli amici ebrei di ogni persona che critica israele: come tu critichi israele questa organizzazione ti assegna un “amico ebreo” d’ufficio, a meno che tu non ne abbia uno di fiducia purche’ iscritto all’ordine.
B) Il cosiddetto amico ebreo a volte si sveglia dicendo “fiat lux” e altre volte crea il mondo in 6 giorni e si riposa il settimo. Questo spiegherebbe come mai sia anonimo, come mai sia cosi’ stimato, casto, e specialmente come mai sia cosi’ critico verso gli ebrei.
Poiche’ la seconda ipotesi e’ troppo metafisica, devo pensare che la risposta giusta sia la “A”, e allora mi chiedo quanto guadagnino questi per fare questo lavoro.
Non poco, spero….